Un gol per tempo di Scarciglia e De Florio (su rigore). Ancora un infortunio: Scala
MANDURIA-SAN CESARIO 2-0
MANDURIA: Fiorentino, Malagnino, Coccioli; Calò, De Florio, Ferrara; Riezzo (s.t. 28’ Perlangeli), Scala (s.t. 31’ Dell’Aquila), Peluso, D’Alconzo, Scarciglia (s.t. 41’ Dentice). All.: Passariello.
SAN CESARIO: Rizzo, Ciccarese (s.t. 45’ Macchia), Caporale; Zilli, Durante, Luperto (s.t. 41’ De Giorgi); Notaro, Pizzileo, Dazzi, De Pandis, Prinari (s.t. 30’ Montinaro). All.: Greco.
ARBITRO: Labianca di Foggia.
RETI: p.t. 42’ Scarciglia; s.t. 37’ De Florio (su rig.).
MANDURIA – In piena emergenza per le tantissime assenze (ben sette titolari), il Manduria supera, con qualche affanno di troppo, il San Cesario.
Oggi, rispetto alla gara di Coppa Italia, è rientrato Malagnino, ma mister Passariello ha dovuto rinunciare allo squalificato Marchi. Il tecnico fa di necessità virtù, schierando ancora una volta Malagnino come esterno basso e Scala a guidare il centrocampo. In panchina tutti juniores, con un solo elemento (Perlangeli) già utilizzato in campionato. Gli altri sarebbero stati tutti esordienti (come si è verificato per Dell’Aquila e Dentice).
Partenza sprint del Manduria, che va vicino tre volte al gol in appena 180 secondi. Al 1’ discesa di Malagnino, assist per D’Alconzo, la cui conclusione, dall’area piccola, non è precisa. Un minuto dopo, conclusione di Peluso sulla quale si esalta Rizzo, che devia in angolo. Sull’azione di calcio d’angolo, altro tentativo di Peluso, anche questo senza fortuna.
Il Manduria cinge d’assedio l’area leccese, ma lascia molti spazi per le ripartenze degli ospiti. La cronaca segnala, al 28’, un pericoloso diagonale di Malagnino e al 33’ una punizione di De Florio, sulla quale Rizzo vola e devia in angolo.
In una delle rare azioni degli ospiti, Luperto timbra la traversa e fa venire i brividi a tutti i tifosi locali.
Tre minuti dopo Francesco Scarciglia, ben appostato in area, sfrutta un assist di Malagnino e sblocca il risultato: è 1-0.
Nella ripresa Manduria sempre più pasticcione. Pochi i sussulti.
Al 2’ punizione di Coccioli, sulla quale si avventa, di testa, Scarciglia, che però non è preciso. Conclusione di Riezzo al 9’, che sfiora il palo.
Al 29’ uscita a valanga di Rizzo, che travolge Scala, ben appostato nell’area piccola: sarebbe un fallo, nettissimo, da rigore, con espulsione del portiere, ma l’arbitro sorvola. Ha la peggio Scala, che subisce un duro colpo al ginocchio e, per questo, viene trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso per le indagini diagnostiche del caso.
Qualche minuto dopo, esattamente al 37’, l’arbitro concede però il rigore, per un fallo subito in area da Peluso. De Florio, dal dischetto, non fa rimpiangere l’assenza dello specialista Cocciolo: è 2-0.
Negli ultimi minuti altri due brividi. Prima, al 49’, è D’Alconzo ad andare ancora vicinissimo al rete. Prima del triplice fischio finale, Fiorentino deve sfodarare un grande intervento per opporsi ad una conclusione di Caporale, che poi rimbalza sulla parte alta della traversa.
Buoni i tre punti, ma il Manduria, senza tanti titolari, balbetta molto più del dovuto.