Si attende la liquidazione dei conferimenti dell’ultima vendemmia
«Le solite promesse e i soliti discorsi, ma alla fine la realtà non cambia».
L’esponente torricellese dell’Udc, Paolo Pro, invita il rieletto presidente della cantina “Madonna delle Grazie”, Ludovico Turco, a rispettare gli impegni assunti nel periodo pre-elettorale.
«In quel periodo, il presidente Turco aveva promesso che entro gennaio di quest’anno sarebbero stati liquidati i crediti dei soci della cooperativa relativi alla vendemmia 2010» sostiene Pro. «Il tutto solo verbalmente, naturalmente, ma è pur sempre un impegno che mi aveva fatto sorgere qualche dubbio già a dicembre. Mi era sembrato un impegno confezionato ad hoc in un periodo ben preciso, molto delicato, e sicuramente si presentava come un’arma ottimale per combattere l’avversario in occasione delle elezioni.
Ebbene, le elezioni si sono svolte, gennaio è passato e a quanto sembra andrà via anche febbraio. Forse non sono capace, come sosteneva di me il presidente in una recente intervista, a riconoscere la forma di un grappolo d’uva, ma conosco la conformazione del calendario e dei mesi che lo compongono.
L’unico fatto certo è che il presidente, vinte le elezioni, ancora deve “saldare il conto” con i suoi soci.
Se, come dice il presidente, i risultati ottimi avuti dal suo gruppo storico sono questi, pensiamo un po’ se i risultati fossero stati discreti. Infatti dall’ultima sua intervista risulta che solo due noni del consiglio risulta essere cambiato, ma i restanti sette noni sono gli stessi della scorsa gestione: la gestione di coloro che lavoravano tutti gli anni in periodo di vendemmia, la gestione di coloro che lavoravano ogni anno al punto vendita a Torre Ovo, le gestione di coloro che conoscono come è fatto un grappolo d’uva, insomma».
Nel frattempo i soci attendono la liquidazione.
«In un periodo che, da una parte, registra la buona qualità dell’uva e l’ottimo vino prodotto, mentre dall’altra vede i cittadini vivere un periodo di crisi (in cui devono addossarsi le spese di gestione dei vitigni), onestamente l’unica collocazione della promessa del saldo entro gennaio è quella di un contesto pubblicitario ed elettorale. Infatti, ribadisco, ad oggi non un solo centesimo è arrivato ai soci, che comunque sborsano di tasca propria i soldi per mandare avanti la baracca».