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19/02/2012 22:32:54 - Manduria - Calcio

Inguardabile l’arbitro, incapace di gestire una partita così spigolosa. Sinora, in Promozione, non aveva mai arbitrato una gara fra due squadre di alta classifica…

 
MANDURIA-OTRANTO 0-0
MANDURIA: Fiorentino, Ancora, Coccioli; Nazaro (s.t. 42’ Calò); De Florio, Serio; Ble (s.t. 1’ D’Alconso), Cocciolo, Peluso, Riezzo (s.t. 18’ Perlangeli), Scarciglia. All.: Passariello.
OTRANTO: Fachechi, Leta (s.t. 5’ Urso), Dell’Atti; Biasco, Galante, Salentino; Tarantino, Del Giudice, Pighin (s.t. 31’ Marrocco), Presicce, Guido (s.t. 18’ Morello). All.: Salvadore.
ARBITRO: Di Maio di Molfetta.
MANDURIA – Protagonista, in negativo, dell’incontro l’arbitro Di Maio di Molfetta, incapace, sin dal primo tempo, di controllare la spigolosa contesa, sino a perdere il controllo della gara. Soprattutto nel corso della ripresa, nervi a fior di pelle da una parte e dell’altra, con i salentini che, con mestiere, hanno cercato di perdere tempo e di interrompere a più riprese il ritmo della gara, e con il Manduria che, ingenuamente, è cascato nelle provocazioni.
Dopo aver lasciato correre tanto nel primo tempo, Di Maio ha iniziato a sventolare cartellini (gialli e rossi) nella ripresa, molte volte senza senso. Hanno raggiunto anzitempo gli spogliatoi Biasco dell’Otranto, poi Peluso del Manduria, quindi il massaggiatore locale Portogallo. Ogni contrasto di gioco era una scintilla “utile” per accendere gli animi. Tanti i capannelli che si sono formati spesso in campo. Perfino le panchine sono venute quasi alle mani. Al triplice fischio, carabinieri e poliziotti in campo per separare i contendenti e per evitare ulteriori risse.
Al Manduria, che ha dovuto rinunciare anche a Marchi (la sua assenza si è avvertita molto), non si può non rimproverare l’ingenuità nel cadere nelle provocazioni degli ospiti. Ad un quarto d’ora, con gli ospiti in 10 per l’espulsione di Biasco, la partita si sarebbe potuta ancora vincere. Invece anche a Peluso hanno ceduto i nervi e si è fatto espellere.
In questo clima, sono stati davvero pochi gli scampoli di calcio giocato. Il Manduria ha creato più occasioni, che però sono finite tutte fuori misura (il portiere avversario non è mai stato davvero chiamato in causa seriamente). Solo un paio di pericoli, invece, per Fiorentino: un tiro da fuori e una palla persa ingenuamente dalla difesa, sulla quale è intervenuto lo stesso estremo difensore.










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