Anche a Nardò si spera nel sostegno della politica: e se, insieme, Manduria e Nardò coinvolgessero i rispettivi consiglieri regionali?
Lunedì pomeriggio, alle 15:30, i volontari del Movimento Spontaneo NO TUB protocolleranno presso il Palazzo Municipale di Nardò la missiva sottoscritta da migliaia di neritini e largamente accolta dall’Amministrazione cittadina attraverso l’ultimo Consiglio Comunale.
La petizione sarà uno stimolo forte per la politica, in modo da ricercare ed ottenere una modifica del piano di tutela delle acque.
«E’ stata una magnifica pagina di democrazia partecipata - commenta Agostino Indennitate, rappresentante dei NoTub - perchè grazie al nostro impegno e alla volontà di quanti hanno sottoscritto la petizione e di chi, come Massimo Vaglio, ha con coraggio lanciato l’allarme, il tema è diventato centrale nella discussione politica, a dimostrazione che quando in agenda ci sono temi concreti non c’è colore politico che tenga. E ci dispiace che il sindaco non ci abbia ascoltato dall’inizio e, soprattutto, che alcuni abbiano cercato di etichettarci, ghettizzarci, delegittimarci o ignorarci. Così come ci dispiace che alcuni non abbiano avuto la voglia di esporsi chiaramente. Ma, oggi, l'importante è questo primo, parziale, risultato. Ed io credo di poter parlare a nome di tutti dicendomi orgoglioso di far parte di quella parte viva della città, che difende il territorio.
Parte viva alla quale, di volta in volta, vanno iscritte anche quelle forze politiche, a prescindere da ogni schieramento, che hanno il coraggio di affermare chiaramente da che parte stanno e che ci hanno aiutati a portare la voce della protesta popolare e gli approfondimenti tecnico-giuridici nel cuore pulsante dell’Amministrazione cittadina.
Ringraziamo, quindi, il sindaco Risi che ha avuto il coraggio di cambiare idea e tutte le forze politiche, anche quelle più scettiche, che hanno saputo agire in nome del mandato che la città di Nardò ha voluto riaffermare attraverso il Movimento No Tub. A margine di quanto ho fin’ora affermato ribadisco che è urgente, per tutelare gli interessi della città e rafforzare l’azione amministrativa, attivare le consulte previste dallo statuto, dalla Consulta dell’Ambiente fino al Forum Giovanile e, soprattutto, agire per rimodulare il piano di tutela delle acque: dobbiamo puntare a tutelare l’intero territorio
salentino, a sostegno dell’ambiente, della pesca, dell’economia turistica ed agricola e, soprattutto, del futuro della nostra popolazione!”.