Antonio Cavallo: «E’ ormai emergenza: vietare lo scarico a mare!»
«Nulla di fatto alla Regione nella giornata dell’altro ieri in merito al problema del Depuratore AQP e del mare “scuro”!
Il tavolo tecnico-politico riunito presso l’Assessorato ai Lavori Pubblici non ha avuto alcun esito favorevole, se non annunci di progetti faraonici della Provincia di 4,5 milioni di euro per interventi nei Canali (Cupi e Ostone), o progetti di “Oasi” dell’Amministrazione Comunale di Lizzano dove convogliare le acque reflue del Depuratore AQP.
Una giornata sprecata, consumata dopo sei mesi d’incontri, riunioni, progetti annunciati e proposte fantasiose di vario tipo!
Nel frattempo la situazione del nostro mare precipita sempre di più! Chi si è recato presso Marina di Lizzano, in questi ultimi giorni, ha notato la differenza di “trasparenza” delle acque rispetto alle zone di mare vicine. E questo nonostante non sia arrivata l’estate, con le sue temperature elevate, che non farà altro che esaltare il triste fenomeno delle acque non più cristalline, come un tempo!
E’ emergenza vera, ormai!
E’ una drammatica emergenza per i bagnanti, è un disastro annunciato per le attività commerciali e turistiche di Marina di Lizzano, a pochi mesi d’avvio della stagione estiva!
E all’emergenza si risponde con atti di straordinaria urgenza da parte delle Istituzioni!
Occorre fermare il flusso di acque che dal Depuratore vanno al mare attraverso il Canale “Ostone”!
Per fare questo non vi è altra soluzione: ritornare a scaricare le acque reflue nella profonda falda marina, com’è avvenuto fino al 2010!
La politica ha il dovere di offrire soluzioni ai problemi della comunità: è preferibile scaricare i reflui in riva al mare o nelle profonde falde marine che sfociano in alto mare o addirittura negli oceani?
Il presidente Vendola o il sindaco Macripò, o entrambi, congiuntamente, emettano provvedimenti amministrativi che VIETINO lo scarico a mare e consentano il ritorno dei reflui in falda!
Anche temporaneamente, fino a quando una delle soluzioni “strutturali” non troverà attuazione. Attivando, naturalmente, tutti i controlli necessari, a garanzia del rispetto delle norme di qualità delle stesse acque reflue.
La Provincia si occupi di più di questi problemi invece d’inseguire progetti faraonici!
Il Prefetto di Taranto convochi subito al “Tavolo” tutte le Istituzioni territoriali, le rappresentanze di categoria, congiuntamente all’AQP, per coordinare le azioni da attivare con estrema urgenza!».
Antonio C. CAVALLO
Vice coordinatore provinciale di Alleanza per l’Italia