Nella maggioranza si prende in considerazione il varo di una giunta composta da tecnici esterni
In attesa che la Fiera Pessima si concluda (i battenti saranno chiusi domenica prossima), l’attenzione in città è rivolta agli sviluppi delle frizioni politiche in atto all’interno della maggioranza.
Dopo il ritiro del proprio rappresentante in giunta da parte del Gruppo Misto Autonomo (avvenuto mercoledì della scorsa settimana), si è consumata l’ennesima frattura fra questi consiglieri indipendenti e il resto dell’Amministrazione. Senza il loro sostegno, la coalizione di maggioranza può contare, in Consiglio, su non oltre 15 voti su un plenum di 31.
Cosa accadrà, quindi, dopo la chiusura della Fiera? Il sindaco Tommasino aveva già preannunciato, da queste stesse colonne, che avrebbe congelato la richiesta di azzeramento dell’esecutivo, per poi affrontare la questione a partire dalla prossima settimana.
Dalle indiscrezioni che filtrano, sembra che i partiti si stiano muovendo per individuare una soluzione per il futuro. All’interno della maggioranza vi è una posizione condivisa da tutti: nessun azzeramento al buio. Se azzeramento ci sarà, potrà avvenire solo dopo che sarà stata individuata una nuova giunta e, quindi, una nuova maggioranza. E’ questo il senso di “azzeramento costruttivo”, alla base della posizione emersa al termine di un vertice di maggioranza.
Ma, come già riportato nei giorni scorsi in queste stesse colonne, si sta facendo strada una soluzione tecnica: si sta verificando, ovvero, la possibilità di dar vita ad una giunta composta da soli tecnici esterni, che dovrebbero impegnarsi a raggiungere pochi ma ben determinati obiettivi, in grado di garantire sviluppo e crescita al territorio.
Giunta tecnica che, a questo punto, si aprirebbe a 360 gradi, con l’obiettivo di coinvolgere anche qualche consigliere di minoranza, più “sensibile e responsabile”.
Crediamo, però, che una soluzione di questo tipo possa essere accettata da parte della minoranza solo se a termine. Dovrebbe ovvero traghettare il Comune alle nuove elezioni, evitando un lunghissimo commissariamento.
L’alternativa ad una soluzione simile (se non ci sarà l’ennesimo dietro front del Gruppo Misto Autonomo), sarebbe quello dello scioglimento anticipato del consesso. Occorre però capire se ci sono le 16 firme di dimissioni necessarie.