giovedì 28 novembre 2024


14/03/2012 18:54:15 - Provincia di Taranto - Politica

Ai domiciliari anche il consigliere regionale del Pd, Degennaro

 
I parcheggi interrati, il Direzionale, le case per le forze dell’ordine. Ma anche la metropolitana per l’aeroporto e gli appartamenti nel «mix» di Japigia. C’è stato un momento, lungo un decennio, in cui le aziende della famiglia Degennaro avevano in mano i più grandi lavori edili della città e una presenza stabile nei palazzi della politica: con uno dei fratelli, Gerardo, consigliere regionale del Pd. E con Annabella, figlia di Vito, assessore nella giunta di Michele Emiliano. Poi il 26 novembre lei si è improvvisamente dimessa. Erano le prime avvisaglie della bufera che si è abbattuta ieri sulla famiglia più liquida di Puglia: Gerardo e Daniele sono finiti ai domiciliari, dove la procura avrebbe voluto mandare anche il patriarca Vito. Anche l’avvocato Giovanni è indagato.
 
Sul loro impero, la Dec, un’azienda da 400 milioni di euro di fatturato, rischiano di scorrere i titoli di coda. Dalle 486 pagine dell’ordinanza del gip Michele Parisi che contesta a 51 persone, a vario titolo, i reati di corruzione, falso, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, truffa, sino al subappalto non autorizzato e alla appropriazione indebita, emerge proprio questo: uno spaccato di potere amministrativo fatto di appalti e di delibere, di soldi e di favori. Un sistema liquido che - nonostante non siano stati riconosciuti i gravi indizi di colpevolezza per l’accusa più pesante, l’associazione a delinquere - aveva ramificazioni ovunque.










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