Blasi: «Fiducia, ma stia nei ranghi»
Il Pd non ha intenzione di mollare Michele Emiliano in un momento di particolare difficoltà dopo che, come sostiene il segretario regionale Sergio Blasi, «con il suo carisma è stato utilizzato da una lobby come maschera di interessi che non lo riguardano». Anzi, Blasi ha preso atto che Emiliano «ha riconosciuto di aver avuto sul piano politico rapporti stretti, come lui stesso li ha definiti, che hanno prodotto errori e sottovalutazioni». Si sono chiusi in questo modo ieri sera, con una dichiarazione di fiducia e di sostegno pieno al sindaco di Bari, i lavori, durati 5 ore, della segreteria regionale chiamata a discutere dell’affare-Bari e delle prossime elezioni amministrative.
La giornata per la verità era cominciata con tanti focolai che rischiavano di far deflagrare il Pd. In particolare una dichiarazione al Corriere della Sera di Blasi che accusava Emiliano di essere «maschera di gruppi di interesse», cioè del gruppo Dec dei fratelli De Gennaro, aveva obbligato lo stesso segretario a recarsi presso il Comune di Bari, accompagnato dell’ex europarlamentare Enzo Lavarra, per chiarire con Emiliano la sua posizione. «Nell’incontro ho posto nodi politici che nulla hanno di moralistico», ha spiegato Blasi. Anzi «a lui ho riconfermato la fiducia sull’onestà personale e il mio sostegno unito a quello di tutto il Pd per impedire che una vicenda, pur significativa, possa oscurare l’opera di modernizzazione e di cambiamento che ha fatto della città di Bari un positivo riferimento nel panorama delle città metropolitane d’Italia».
«La prima azione che insieme siamo perciò chiamati a realizzare è quella di un rilancio della speranza e della fiducia che l’onda della “Primavera pugliese” generò nella vita pubblica. Ciò è possibile restituendo il valore dell’esperienza fin qui accumulata, per una nuova e più incisiva fase alla guida della città, come lo stesso Michele ha opportunamente affermato», ha aggiunto Blasi.