Il primo intervento finanziato dal PON Sicurezza ha permesso la ristrutturazione di una villa situata in località Fontanelle, appartenuta alla famiglia del boss locale Scarcella
Sono tre gli immobili confiscati alla criminalità che ieri sera sono stati riconsegnati ufficialmente ai cittadini di Ugento, in provincia di Lecce. Due di questi, sono stati riqualificati grazie alle risorse messe a disposizione dal PON Sicurezza, il Programma gestito dal ministero dell’Interno e cofinanziato dall’Unione Europea, che dedica una specifica linea di intervento al recupero dei beni confiscati.
Nel corso della cerimonia pubblica che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del prefetto di Lecce Giuliana Perrotta, del sindaco di Ugento Massimo Lecci, del vescovo della diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca monsignore Vito Angiuli e dell’ex sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, sono stati presentati alla cittadinanza i progetti di recupero dei beni.
Il primo intervento finanziato dal PON Sicurezza ha permesso la ristrutturazione di una villa situata in località Fontanelle, appartenuta alla famiglia del boss locale Scarcella. L’immobile, circondato da un’ampia area verde, oggi ospita una residenza estiva destinata a minori in condizioni di disagio e affidata alla ‘Comunità Emmanuel’, da anni attiva sul territorio per il sostegno a persone in difficoltà. Per la realizzazione di questo progetto il Programma ha stanziato 150 mila euro.
Il secondo intervento di riqualificazione, invece, ha riguardato un edificio confiscato che si trova in località Paduli, all’interno del Parco Regionale Naturale “Litorale di Ugento”. L’immobile è stato trasformato in un centro sociale rieducativo per persone sottoposte a provvedimenti privativi o limitativi della libertà personale, al fine di favorire il loro reinserimento sociale e lavorativo. Il progetto è stato finanziato dal PON Sicurezza con 166 mila euro, mentre il centro è stato affidato alla cooperativa ‘La Svolta’.
Durante la cerimonia, il prefetto di Lecce Giuliana Perrotta ha portato i saluti dell’Autorità di Gestione del PON Sicurezza, prefetto Nicola Izzo. Nel messaggio inviato al sindaco e ai cittadini, l’Autorità di gestione nell’esprimere “grande soddisfazione e orgoglio per il traguardo raggiunto”, ha anche sottolineato che “la riapertura e la restituzione dei beni confiscati alla cittadinanza rappresenta sempre un’occasione di grande sviluppo sociale e di crescita collettiva”. Il prefetto Perrotta ha poi evidenziato che ““destinare i beni confiscati a scopi sociali è il momento più alto della lotta alla criminalità organizzata”. “Un ringraziamento particolare”, ha detto, “va al PON Sicurezza che ha permesso la realizzazione di questi interventi di recupero”.
Al termine dell’iniziativa, cui è seguita l’apertura al pubblico degli immobili confiscati, è stato illustrato anche un terzo intervento finanziato dal PON Sicurezza. Si tratta del progetto “MO.S.TE.L.S. - Monitoraggio Satellitare del Territorio per la Legalità e la Sicurezza” presentato anch’esso dal comune di Ugento e ammesso a finanziamento con un importo pari a 133 mila euro. Il progetto rientra nell’ambito della linea di intervento che il Programma dedica alla tutela del contesto ambientale.