Continua la protesta in via Capruzzi
Continua la protesta in via Capruzzi, davanti alla sede della Regione Puglia, dei Dirigenti Medici, Sanitari, Tecnici e Amministrativi delle ASL Pugliesi assunti a tempo indeterminato (previo concorso) e poi licenziati.
Ecco il comunicato dei rappresentanti del coordinamento medici.
«Siamo stanchi di non essere ascoltati. Durante le precedenti manifestazioni l’Assessore Attolini aveva evidentemente “finto” di accogliere la nostra richiesta di un “tavolo tecnico” con i nostri rappresentanti legali, per poi nuovamente tirarsi indietro e comunicare telefonicamente - il giorno prima del secondo incontro stabilito- che “salta il tavolo tecnico a data da destinare”, continuando a mostrare mancanza di rispetto per la nostra professionalità oltre che per quella dei nostri legali, “come se tutti noi – dirigenti sanitari e legali - avessimo tempo da perdere”. Lo volete o non lo volete il Tavolo tecnico? Adesso basta essere presi in giro. E basta anche con false proposte impercorribili e suscettibili di ulteriori impugnazioni quali la “leggina che prorogherebbe i contratti a tempo determinato sino a nuovi concorsi” . E’ solo un modo per sperperare denaro pubblico e non risolvere il problema. Lo sanno bene i nostri governatori. Ad esempio: questa “leggina” cosa garantirebbe ai nostri colleghi della ASL di Taranto – lasciati a casa dal 1 settembre u.s.? Solo la proroga della “disoccupazione imposta e legittimata dal nostro Presidente Vendola”. E cosa garantirebbe a noi tutti con contratti a tempo determinato? La proroga della “destabilizzazione sempre imposta e legittimata” sino ad un secondo concorso. Si tratta di una soluzione schizofrenica, laddove da un lato si continua a parlare di “nuovi concorsi” a causa degli effetti prodotti dalla sentenza della Corte Costituzionale e dall’altro si propone - bipartisan - un emendamento al Senato per l’abolizione del comma Puglia (Art 16 comma 8 DL 98/2011), per confermare la piena validità dei concorsi da noi già sostenuti e vinti. Sino ad oggi è apparsa evidente la malcelata mancanza di volontà politica di risolvere utilmente il problema non già determinato dai Dirigenti bensì dalla stessa Regione. La procedura di stabilizzazione non è stata scelta da noi Dirigenti: abbiamo sostenuto dei concorsi banditi regolarmente dalle Asl pugliesi e quindi dalla Regione. Basta con l’unica e sola pseudo soluzione fornitaci sino ad oggi: “nuovi concorsi” che violano i nostri contratti a tempo indeterminato già sottoscritti da tempo (e invalidati). Nella Regione Puglia quante volte bisogna espletare un concorso? E quanto oltre si può prolungare la nostra agonia e svilire la nostra professionalità?»
I rappresentanti del coordinamento Dirigenti Medici, Sanitari, Tecnici e Amministrativi de-stabilizzati (con concorso) delle ASL Regione Puglia.