Pacifico: «Le comunità del versante orientale vanno ascoltate: chiedo un incontro urgente con Amati e Blasi»
«Entro 48 ore voglio conoscere la data per un incontro politico con l’assessore regionale Amati e i segretari regionale e provinciale del mio partito, Blasi e Parisi, nonché con i consiglieri e con l’assessore regionale del Pd che la provincia di Taranto ha espresso. Tutto il versante orientale della provincia di Taranto non vuole lo scarico a mare del depuratore consortile. Non spetta a me trovare una soluzione tecnica alternativa. Ma chiedo al mio partito una presa di posizione chiara».
Emiliano Pacifico, coordinatore di Manduria del Pd, scende in campo con decisione sulla vicenda dello scarico a mare del depuratore. Nell’incontro dell’altro ieri sera, al quale hanno partecipato il consigliere regionale Donato Pentassuglia (sinora è l’unico rappresentante jonico in Regione a dimostrare concretamente sensibilità al problema), il segretario provinciale Francesco Parisi e molti altri esponenti di questo partito, Pacifico, sostenuto anche dai circoli di Avetrana e Maruggio, ha auspicato, con forza, una svolta.
«Non comprendo perché in Val di Susa il mondo politico è mobilitato per sostenere le ragioni delle comunità interessate, mentre qui da noi chi ha competenza sulla questione tende a far prevalere le tesi tecniche» afferma ancora Pacifico. «Io pretendo che si rispetti la volontà di decine di migliaia di abitanti della zona a preservare una delle poche risorse del nostro territorio: il mare. Sava? Gli amici di Sava hanno compreso che la nostra battaglia non è contro il depuratore, strumento di civiltà, bensì contro lo scarico a mare previsto nel progetto. Le richieste sono, per la precisione, due: un differente sistema di depurazione, che non preveda lo scarico a mare, e una localizzazione differente rispetto a quella attuale. Crediamo che le istanze di Manduria, che già riceve i rifiuti di altri 18 comuni del versante orientale della provincia, non possono continuare ad essere ulteriormente ignorate».
L’appello viene rivolto anche agli altri partiti.
«Io voglio che il Pd provinciale e regionale scenda, compatto, in campo per difendere le posizioni della gente del versante orientale della provincia. Ma mi auguro» conclude Emiliano Pacifico, «che anche gli altri partiti (di centrosinistra e di centrodestra), coinvolgano con forza i propri rappresentanti regionali espressi dalla nostra provincia per una mobilitazione generale. Auspico che questa istanza venga portata in discussione, attraverso un ordine del giorno, direttamente in Consiglio Regionale. Devono essere le parti politiche a prendere coscienza del problema».