Tommasino: «Il tessuto sociale e politico della città è sano. Ma Manduria deve uscire dallo stato dell’indolenza…»
«L’opinione sui rischi di infiltrazione criminale a Palazzo di Città che ho maturato in questi due anni che ho guidato l’Amministrazione? Credo che possano esserci degli interessi, ma fondamentalmente il tessuto sociale e politico della città è sano. Manduria deve però uscire dall’indolenza. Deve chiedersi da che parte stare: dalla parte di coloro che lottano per battere il male, oppure dall’altra parte».
Paolo Tommasino, dopo aver consegnato il proprio dossier nelle mani del Prefetto Claudio Sammartino, ha voluto spiegare ai giornalisti il senso di questo suo gesto.
«C’è una premessa che nessuno conosce» afferma l’ex sindaco Tommasino. «Un paio di giorni dopo le mie dimissioni, fui ricevuto dal Prefetto, al quale illustrai le ragioni che mi spinsero a quel gesto. In quella circostanza, chiesi al Prefetto di non far trapelare la notizia e promisi che, a distanza di qualche settimana, avrei prodotto e consegnato un dossier su tutto ciò che di importante è accaduto in questi due anni. Dossier che ho inviato al Ministro degli Interni, alla Procura della Repubblica di Lecce e di Taranto. Avrei voluto consegnarlo ieri mattina anche nelle mani del presidente della Commissione d’indagine sui rischi di infiltrazioni mafiose al Comune di Manduria, ma non è stato possibile: ho lasciato la copia al Prefetto. Al ritorno da Taranto, ho consegnato la sesta e ultima copia nelle mani del commissario prefettizio. Avrei voluto fare quest’atto da sindaco. Invece l’ho fatto da ex sindaco. E da ex sindaco e comune cittadino sto dalla parte delle istituzioni che indagano, attendendo di conoscere l’esito delle indagini».
L’ex sindaco esprime la propria opinione su ciò che è accaduto a Manduria nelle ultime settimane.
«Se in un comune vi sono delle infiltrazioni mafiose, esse non possono verificarsi in pochi giorni o in un mese. La criminalità si incunea lentamente in un sistema. A me è toccato restare con il cerino acceso in mano. Ma non per questo posso giustificare l’acredine scatenato da qualcuno nei miei confronti. Io sono quello che ha invitato la Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti a Taranto, per essere ascoltato sul caso della discarica “Cicci” abbandonata quando è stata piena, senza che nessuno provvedesse alla sua bonifica (io ho ottenuto un milione e 200.000 euro per questo intervento). Io ho cercato di far notare la stranezza delle gare d’appalto per la Fiera Pessima dello scorso anno, con aziende che presentavano buste di gara vuote… Io non ho esitato a produrre un dossier da presentare a chi indaga, sperando che anche altri (che hanno avuto in mano il cerino prima di me) seguano il mio esempio. Il mio dossier? Non ci sono … effetti speciali. Credo però che occorre chiarire se vi siano solo sintomi di malessere estemporanei, oppure se l’organismo è già infettato…».