Sarà rappresentato al teatro comunale di Massafra, alle ore 21, ed è l’ultimo appuntamento del progetto “La mafia esiste, ma anche noi”
Giulio Cavalli, Milano 1977, fonda a Lodi nel 2001 la compagnia Bottega Dei Mestieri Teatrali.
Autore del testo e della regia delle prime produzioni è per la prima volta anche interprete nel 2006 con Kabum!...come un paio di impossibilità che vede Paolo Rossi nel ruolo di “supervisore artistico”. Da allora il percorso si è andato definendo sia dal punto di vista tematico che dal punto di vita stilistico: oggi si può individuare nell’approfondimento di temi ‘scomodi’ e di attualità raccontati in alcuni casi con pungente ironia e calati in una drammaturgia originale basata sull’analisi dei fatti e sull’inchiesta giornalistica che si intrecciano ad un linguaggio teatrale ritmico, musicale, spesso intessuto di grammelot. È dunque consuetudine scrivere dei testi originali partendo da una rigorosa ricerca documentaria.
Lo stesso percorso narrativo, fatto di strette collaborazioni con giornalisti, periti e giudici che hanno messo a disposizione del teatro la propria professionalità, lo ritroviamo in Linate 8 ottobre 2001: la strage che ha debuttato al Piccolo Teatro di Milano nel dicembre 2006; nel 2007 è la volta di Bambini a dondolo sul turismo sessuale nei confronti dei minori. Del 2008 è invece Do ut Des spettacolo su riti e conviti mafiosi, che segna una netta presa di posizione contro la mafia; nel giugno 2009 Cavalli porta in scena il testo di Dario Fo L’apocalisse rimandata ovvero benvenuta catastrofe, per tornare poi sul tema mafia con A cento passi dal Duomo, che ha debuttato a Milano ad ottobre. Tra la fine dello stesso anno e l’inizio 2010, Cavalli presenta in anteprima al “Festival Teatri della legalità” Nomi, cognomi e infami un lavoro di narrazione tra storie di mafia, di camorra, di soprusi e ingiustizie ma anche di persone che hanno scelto di non piegarsi agli uomini d’onore.
Autore del testo e della regia delle prime produzioni è per la prima volta anche interprete nel 2006 con Kabum!...come un paio di impossibilità che vede Paolo Rossi nel ruolo di “supervisore artistico”. Da allora il percorso si è andato definendo sia dal punto di vista tematico che dal punto di vita stilistico: oggi si può individuare nell’approfondimento di temi ‘scomodi’ e di attualità raccontati in alcuni casi con pungente ironia e calati in una drammaturgia originale basata sull’analisi dei fatti e sull’inchiesta giornalistica che si intrecciano ad un linguaggio teatrale ritmico, musicale, spesso intessuto di grammelot. È dunque consuetudine scrivere dei testi originali partendo da una rigorosa ricerca documentaria.
Lo stesso percorso narrativo, fatto di strette collaborazioni con giornalisti, periti e giudici che hanno messo a disposizione del teatro la propria professionalità, lo ritroviamo in Linate 8 ottobre 2001: la strage che ha debuttato al Piccolo Teatro di Milano nel dicembre 2006; nel 2007 è la volta di Bambini a dondolo sul turismo sessuale nei confronti dei minori. Del 2008 è invece Do ut Des spettacolo su riti e conviti mafiosi, che segna una netta presa di posizione contro la mafia; nel giugno 2009 Cavalli porta in scena il testo di Dario Fo L’apocalisse rimandata ovvero benvenuta catastrofe, per tornare poi sul tema mafia con A cento passi dal Duomo, che ha debuttato a Milano ad ottobre. Tra la fine dello stesso anno e l’inizio 2010, Cavalli presenta in anteprima al “Festival Teatri della legalità” Nomi, cognomi e infami un lavoro di narrazione tra storie di mafia, di camorra, di soprusi e ingiustizie ma anche di persone che hanno scelto di non piegarsi agli uomini d’onore.
L’ultimo spettacolo, coprodotto con il Teatro della Cooperativa di Milano – aprile 2010 - è “L’innocenza di Giulio – Andreotti non è stato assolto”, per la regia di Renato Sarti, scritto in collaborazione con Gian Carlo Caselli e Carlo Lucarelli e con le musiche di Cisco.
Dalla stagione 2007-2008 Giulio Cavalli è inoltre direttore artistico del Teatro Nebiolo di Tavazzano (Lo).
Nel dicembre 2009 è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l’impegno profuso nella lotta alla criminalità organizzata.
Nel dicembre 2009 è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l’impegno profuso nella lotta alla criminalità organizzata.
Nel gennaio 2010 è stato premiato a Catania con il premio Pippo Fava dedicato al giornalista scomparso.
Sempre in gennaio è diventato cittadino onorario del Comune di Tavazzano con Villavesco per il suo impegno per la legalità.
Il 26 gennaio 2010 ha ricevuto nella sala del Consiglio Provinciale di Milano il premio Campione della Cultura dell’anno.
Cavalli è autore del libro Linate 8 ottobre 2001:la strage edito da XXII nel 2007; Editori Riuniti pubblica nel 2010 Fronte del palco libro-intervista scritto con Sergio Nazzaro; nell’ottobre 2010 esce il libro Nomi, Cognomi e infami Edizioni Ambiente Verdenero Inchieste.
Cavalli collabora con Il fatto quotidiano.
Il costo del biglietto è di 10 euro (8 i ridotti)