Fabio Pichierri il candidato a consigliere più votato: 256 voti
Nel prossimo Consiglio Comunale, che si insedierà dopo il ballottaggio del 20 maggio prossimo, non sarà presente nessuna donna. Sia che si imponga Dario Iaia, candidato del Patto per Sava (il Fli e quattro liste civiche), sia che prevalga Giuseppe Bellocchi (Pd, Noi Centro e Psi), nessuno scranno sarà assegnato alle candidate savesi.
Il corpo elettorale di questa cittadina si è infatti dimostrato molto “maschilista”. Benchè una delle 19 liste in competizione era completamente composta da donne.
Delle diverse decine di candidate presenti, solo sei sono riuscite a superare la soglia delle 50 preferenze. La più suffragata in assoluto è stata la candidata di Sel Veronica De Marco, che ha totalizzato 97 preferenze. Più staccata la candidata del PdL, Cosima Fabbiano Danzi, che ha riportato 77 preferenze. Di rilievo anche le 62 preferenze di Tiziana Spagnolo (Pd), le 60 di Alessandra Sileno (Fli), le 54 di Catiuscia Francesca Mancini (Fli), e le 50 di Annalisa Toma (Sava Protagonista). Nessuna di loro, però, ha raggiunto un numero di consensi tale da far scattare l’elezione.
Si spera, ora, in un grado di sensibilità da parte del prossimo sindaco per compensare, con le nomine in giunta, le assenze di rappresentanti del gentil sesso nell’aula consiliare.
Per quanto riguarda, invece, le preferenze in assoluto, il candidato più votato è risultato Fabio Pichierri, candidato di Sava Protagonista, con 256 preferenze. Oltre la soglia delle 200 preferenze anche Mario Antonio Mancini (Fli), con 220, Domenico Gigante (Sava Protagonista) con 207 e Mimmo Spagnolo (Pd), con 201.
Numerosi sono stati candidati che hanno riportato più di 100 preferenze. Eccoli in ordine: Giuseppe Saracino (Libertà e Partecipazione), con 197; Giuseppe Brigante (Pd), con 186; Graziano De Mauro (PdL), con 179; Mario Balestra (PdL), con 175; Pasquale Calasso (Gruppo Politico Autonomo) con 172; Enrico Consoli (Sel), con 160; Daniele Scardino (Pd), con 159; Giuseppe Giumentaro (Pd), con 157; Mino Lacorte (Sava in Movimento), con 151; Giovanni Cosma (PdL) con 131; Osvaldo Chianura (PdL), con 131; Bruno Ariano (Pd), con 123; Claudio Leone (Psi), con 125; Gaetano Lomartire (Noi Centro), con 121; Pasquale Rubino (Psi), con 102 e Giuseppe Chianura (Alleanza di Centro), con 102.
Numerosi consiglieri uscenti, infine, non sono stati rieletti. Per alcuni di loro hanno la possibilità di “salvare” lo scranno in caso di vittoria di uno o dell’altro candidato.
Nel caso di vittoria di Iaia, saranno sei i consiglieri che hanno svolto, in passato, l’incarico elettivo: si tratta di Fabio Pichierri, Maurizio Pichierri, Pasquale Calasso, Salvatore De Felice (diverse legislature fa), Mimmo Spagnolo e Graziano De Mauro.
Saranno di più, invece, i consiglieri con precedenti mandati qualora a spuntarla dovesse essere Giuseppe Bellocchi. Sarebbero eletti Mimmo Spagnolo, Giuseppe Brigante, Bruno Ariano, Mario Frioli, Gaetano Lomartire, Claudio Leone, Fabio Pichierri, Pasquale Calasso, Ivano De Cataldo e Dario Iaia.
Ad eccezione di pochissimi casi (ad esempio quelli di Fabio Pichierri e di Mimmo Spagnolo), tutti i consiglieri uscenti hanno registrato un ridimensionamento dei consensi rispetto alle scorse tornate.