martedì 26 novembre 2024


18/05/2012 06:52:54 - Salento - Attualità

Nell’ultima bolletta vi sono arretrati da pagare per 4.500 euro: padre disperato

 
«Aiutatemi, non so più come andare avanti». Sono le parole, disperate, di Antonio Quarta, padre di due gemelli affetti da distrofia muscolare di Duchenne, Sergio e Marco, 33 anni. La famiglia Quarta vive a Merine (frazione di Lizzanello) e da oltre vent’anni combatte con una malattia terribile che costringe i due ragazzi a vivere dentro un letto, attaccati ad autorespiratori elettrici e in un ambiente continuamente climatizzato.
 
Le spese che questa malattia comporta sono incalcolabili e non è la prima volta che papà Antonio lancia appelli alle istituzioni locali e regionali con il solo scopo di vedersi riconosciuti i propri diritti ad un sostegno economico sufficiente, nonché ad un’assistenza domiciliare degna di questo nome. «Se mi staccano la luce o il gas, i miei figli muoiono», ripete Antonio. E gli tremano le mani, mentre mostra l’ennesima bolletta da pagare. L’importo, in effetti, mette paura: 433 euro per la fornitura di energia elettrica nel bimestre febbraio-marzo 2012 e arretrati pari a più di 4500 euro.
 
«Ho presentato alla Regione la domanda per ricevere l’assegno personalizzato (800 euro) che mi spetta di diritto, uno per ciascuno dei miei figli, intanto le bollette continuano ad arrivare e gli enti minacciano di sospendere il servizio». La situazione è gravissima. Anche perché Antonio ha dovuto chiudere la sua carrozzeria molti anni fa per dedicarsi completamente all’assistenza dei suoi figli. Anche mamma Adele non ha tempo per lavorare e ha ormai dimenticato cosa sia un sonno tranquillo. Per loro è impossibile poter assolvere, nei termini previsti per le scadenze, al loro puntuale pagamento, soprattutto se l’erogazione dei contributi e sostegni economici previsti dalla legge, tarda ad arrivare.
 
Di qui l’ennesimo appello, rivolto al Prefetto di Lecce e al sindaco di Lizzanello: «Ancora una volta - dice - chiedo un intervento di aiuto urgente dato il grave disagio della mia famiglia. Ho ricevuto richieste di pagamento delle fatture Enel-Enel Gas, con la minaccia addirittura di sospensione di erogazione dell’energia e di provvedimenti a mio carico. Siamo in attesa della graduatoria dell’Ambito territoriale sociale, tramite il quale dovrebbero erogare i contributi, ma i tempi stringono e le bollette aumentano. Fa male l’indifferenza delle Istituzioni che ci vengono incontro solo in minima parte, nonostante le continue e assidue richieste. In questa situazione non so più cosa fare, i miei figli piangono e chiedono di staccare la spina per non vedermi soffrire, io cerco di essere forte ma non ce la faccio più».










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