E’ un’iniziativa dedicata al paesaggio che offre l’opportunità di approfondire alcune tematiche legate al giardino ed apprezzare ambientazioni ancora autentiche come quelle che si ritrovano nei giardini storici, frutto di un sapiente lavoro di progettazione
“Le Verdi Stanze” nasce nel 2010 con l’intento di contribuire a divulgare una “cultura del paesaggio” oltre a far apprezzare il significato della progettazione degli spazi verdi; un giardino progettato è il frutto di uno studio accurato esattamente al pari di un edificio.
Il tema scelto dalla curatrice dell’iniziativa, la paesaggista Elvira Addonizio, per questa nuova edizione è quello delle “fabriques o folies”: padiglioni orientaleggianti, grotte e altri elementi architettonici piuttosto eccentrici, che caratterizzano il giardino dandogli caratteri di unicità e spettacolarità.
I giardini protagonisti de “Le Verdi Stanze” 2012 sono Parco Tamborino a Maglie, Villa Zaira a Muro Leccese e Parco Episcopo a Poggiardo; tre meravigliosi giardini in cui la commistione tra natura e artificio è rivelata da numerosi elementi.
Programma
“Les Fabriques in giardino” convegno - Sabato 26 maggio h. 10:30, Museo Civico L’Alca, Maglie
Approfondimenti e interventi:
“Fabriques in giardino: la felice convivenza degli stili” a cura di Vincenzo Cazzato, storico del giardino e docente di Storia dell’Architettura presso l’Università del Salento.
“Analisi e conservazione del patrimonio vegetale dei giardini storici” a cura di Fabio Ippolito, agronomo e coordinatore dell’Orto Botanico di Lecce (Università del Salento).
“Le fabbriche architettoniche di Villa Achille Tamborino : metodologie per il restauro di un giardino storico” a cura di Andrea Mantovano, architetto.
“Le verdi Stanze” Tour guidato - domenica 27 maggio h. 9:00 – 13:10 /15:30 – 19:30
Apertura simultanea e visite guidate di Parco Achille Tamborinoa Maglie, Villa Zaira a Muro Leccese, giardino privato aperto in esclusiva per l’iniziativa e Parco Episcopo a Poggiardo, di proprietà della famiglia Episcopo.
Il servizio di guida è curato da Elvira Addonizio, Fabio Ippolito, Enrica Nestola ed Emanuela Rossi (Studio Avanguardie) con la partecipazione degli allievi dell’Istituto Agrario “G. Presta” di Lecce che sarà presente,inoltre, con un proprio stand in Piazza Tamborino a Maglie.
La partecipazione alle visite guidate è subordinata alla prenotazione e al pagamento di un ticket, singolo o cumulativo. Per informazioni e prenotazioni contattare i numeri 0833572657 – 3804739285. Sul blog www.leverdistanze.wordpress.com sono pubblicati il regolamento di partecipazione e la scheda di prenotazione.
“Le Verdi Stanze” è organizzato dalla Cooperativa Fluxus con la collaborazione dei Comuni di Maglie, Muro Leccese e Poggiardo e dell’agenzia viaggi Freeplan.
Relazione illustrativa “Les Fabriques in giardino”
Come illustra Elvira Addonizio, paesaggista e curatrice de “Le Verdi Stanze”, una volta svincolato il giardino dai rigidi schemi dei secoli precedenti, basti pensare al giardino “all’italiana” o al giardino “alla francese” nel XVIII secolo, viene fuori un nuovo concetto di giardino, concepito come paesaggio, o come natura circostante.
L’ispirazione per quello che verrà poi definito “giardino paesaggistico” o “all’inglese”, deriva principalmente dai dipinti seicenteschi di Poussin, Lorrain, Salvator Rosa nei quali la campagna romana, i ruscelli, le rovine rappresentarono una serie di elementi essenziali che non mancarono di influenzare una nuova generazione di paesaggisti. Essi misero in pratica il concetto di libertà delle forme, rifiutando la costrizione della natura in spazi precostituiti; in questo modo l’uomo cerca di “ordinare” la natura, più che “dominarla”, la sequenza di movimenti del terreno, di gruppi di alberi, le zone erbose del giardino altro non sono che la prosecuzione del paesaggio circostante. In questo contesto il giardino inizia a popolarsi di una serie di edifici: “les fabriques”; padiglioni orientaleggianti o altri elementi architettonici volti a caratterizzarne i vari ambienti.
Spesso a “les fabriques” era affidato il compito di accentuare le viste prospettiche, unitamente a quello di evocare epoche passate, la loro presenza più o meno copiosa dipendeva dai gusti del committente che, a volte, non mancava di eccedere, raggiungendo livelli grotteschi.
In Italia e in Puglia, questo fenomeno viene parzialmente attutito, “les fabriques” fanno sì parte di molti giardini locali, ma vengono sempre contestualizzate in maniera piuttosto equilibrata all’interno degli stessi, mantenendo comunque dei forti caratteri di eccentricità.
La commistione tra natura e artificio, nei giardini prescelti per la terza edizione de “Le Verdi Stanze”, è rivelata da numerosi elementi tra i quali spiccano i rivestimenti di molte fabriques, realizzati con una malta grossolana nella quale sono inseriti pietrami, versione amplificata dell’intonaco rustico; nonché dalla presenza delle grotte, spicca tra tutte il complesso di grotte di Parco Tamborino, che contiene, nelle sue pareti, blocchi di pietra viva, pietre naturali, frammenti di vetro colorato, conchiglie, stalattiti e stalagmiti provenienti da grotte della costa salentina.
I giardini del Tour 2012
Il giardino di Parco A. Tamborino a Maglie, di proprietà della famiglia Tamborino, testimonia quella tendenza tardo ottocentesca della nuova classe borghese ad esprimere nella moda del giardino e del culto del verde il proprio status sociale.Commissionato dal senatore Achille Tamborino e inaugurato nel 1874 su progetto dell’ingegnere Tommaso Pispico, il giardino rappresenta uno dei maggiori parchi storici di terra d’Otranto è attraversato da un viale rettilineo che ne collega le diverse zone, e che è in asse sia con l’ingresso principale, che con lo scenografico chiosco orientaleggiante con funzione di belvedere. Esso costituiva il giardino dell’antistante palazzo Tamborino, dal quale è separato mediante un’area di verde pubblico.
Il giardino di Villa Zaira, tenuta di caccia dei Tamborino - Frisari presenta anch’esso un belvedere piuttosto eccentrico, che riprende la forma di un piccolo ed elegante minareto, con cupolino a punta e scaletta metallica esterna. Accanto ad esso si snoda tutta una serie di elementi di arredo molto eccentrici, come la struttura del viale d’accesso, il ponticello, bordure di aiuole, reggi vaso e il laghetto artificiale con rifugio per animali.
Villa Zaira oggi è una esclusiva location per eventi oltre ad essere ancora abitazione privata dei proprietari.
Il giardino di Parco Episcopo, al pari del giardino di Villa Tamborino ha un impianto planimetrico che risente di una marcata differenziazione tra la parte antistante e quella retrostante.
Nella seconda metà del XIX secolo la famiglia Episcopo realizza a Poggiardo un giardino extra moenia, fisicamente diviso dal palazzo mediante una piazza.
Da una parte esso infatti presenta, nel primo tratto, tutti gli elementi tipici del giardino ottocentesco: la natura pianeggiante del Salento viene modificata con piccoli movimenti terra che contribuiscono ad accrescere le reali dimensioni del luogo, creando scenari inaspettati, il risultato è rappresentato da sinuose collinette che si fanno largo tra sentieri stretti e tortuosi ed aiuole irregolari, alla montagnola è associata una grotta ravvivata da vivaci inserti policromi, a sua volta la grotta è sormontata da un belvedere al quale solitamente si accede mediante rampe e scalette esterne; il lato del giardino che guarda verso l’abitato è caratterizzato da una coppia di altane d’angolo con ariose serliane al primo piano, il muro di cinta perde consistenza, grazie ad una elegante recinzione che permette di vedere il verde retrostante; il pozzo e le sedute lapidee completano il quadro.