La parola agli sconfitti: parlano Giuseppe Bellocchi e Bruno D’Oria
Vince, in surplace, Dario Iaia. Nel ballottaggio di Sava, non c’è stato confronto: il neo sindaco, a capo di una coalizione composta dal Fli e da quattro liste civiche (Libertà e Partecipazione, Gruppo Politico Autonomo, Sava Protagonista, Democrazia Cristiana), ha ottenuto il 70,25% dei voti (5.460), lasciando al suo rivale Giuseppe Bellocchi (Pd, Noi Centro, Psi, Udc), solo il 29,75% del consensi dell’elettorato (2.312 preferenze).
In tutte le sezioni ha trionfato Dario Iaia: il distacco minimo è stato di 105 voti nella sezione 3. Un successo netto, che si è delineato sin dalle primissime fasi dello sfoglio delle schede.
Su Iaia, pertanto, sono confluiti gran parte dei voti dell’elettorato che, nel primo turno, aveva scelto, come candidato a sindaco, Arturo Decataldo o Ivano De Cataldo. I suoi voti, nonostante la flessione dei votanti, sono infatti cresciuti di quasi il 40% (+2.067). Per Bellocchi, invece, è cresciuta la percentuale dei consensi (dal 19,76 al 29,75), ma il numero dei voti non è cresciuto secondo quelle che erano le aspettative della coalizione.
«Dopo la proclamazione ufficiale della mia elezione, ascolterò i partiti per formare la nuova giunta» annuncia Dario Iaia. «Rispetterò il principio della pari dignità fra i partiti che hanno ottenuto almeno un consigliere: avranno infatti la rappresentanza in giunta, che, da questa legislatura, sarà composta da cinque assessori. Posso anche annunciare che la giunta sarà composta da quattro uomini e una donna».
Il candidato sconfitto, Giuseppe Bellocchi, accetta con sportività la sconfitta.
«Ho chiamato Iaia per formulargli gli auguri» rende noto il rappresentante del centrosinistra. «Da noi avrà un’opposizione costruttiva. Il mio risultato? Siamo riusciti a raggiungere il ballottaggio, benché, secondo gli addetti ai lavori, i favoriti fossero altri candidati».
Più acuta l’analisi politica del leader del Pd, Bruno D’Oria.
«Abbiamo due motivi per essere contenti: abbiamo raggiunto il ballottaggio e il Pd, nonostante tutte le defezioni, è risultato il primo partito a Sava» afferma D’Oria. «Il nostro rapporto con Iaia? Non troverà sicuramente ostacoli dal Pd. E’ giusto che ora metta in pratica tutto ciò che ha promesso in campagna elettorale. Credo, però, che troverà alcune difficoltà: quelle economiche del Comune e, poi, la gestione di una maggioranza non omogenea, con consiglieri che sono stati assessori con Maggi e che poi si sono appuntati al petto la spilla della novità».