Una lettera dei consigliere di Grottaglie Davide Chiovara
«L’ospedale di Grottaglie è costretto a chiudere, altro che non si tocca. Le parole rilasciate agli organi stampa nei giorni scorsi sono solo delle considerazioni personali che differiscono da ciò che i tagli e il riordino hanno imposto e imporranno e vi spiego il perchè.
Attualmente l’ospedale di Grottaglie è accorpato a quello di Manduria, da cui dista 30 km.
I diversi tagli e i vari riordini ospedalieri hanno cercato di non scontentare nè Manduria e nè Grottaglie, cercando, ove possibile, di distribuire in modo equo competenze, qualità e caratteristiche.
Ma nella fattispecie la situazione è ben diversa Innanzitutto Grottaglie conta un reparto che ha un medico per ogni posto letto: ovvero 8 medici per 8 posti letto.
In questo reparto tra l’altro, per ovvie e determinate ragioni, non è possibile fare fronte a tutti i casi, i quali, il più delle volte vengono “smistati” proprio nella sede di Manduria.
Quindi il paziente è costretto a migrare a oltre 30 km di distanza, nonostante il reparto conti ben 8 medici.
L’anomalia non è la sola. Ci sono problematiche anche al punto nascita. Il famoso reparto di cui tanto la nostra città va fiera: è inutile che i vari esponenti istituzionali parlino tra le righe, occorre dire le cose come stanno una volta per tutte. I cittadini hanno diritto di conoscere la situazione.
A breve sapremo quanti punti nascita dovranno restare attivi nella Regione Puglia. Questo in virtù dei tagli che il governo dovrà effettuare. Quindi non sappiamo ancora se sono 21 o se sono 22. Per quanto riguarda la nostra provincia potranno essere al massimo tre: due pubblici e uno privato.
Attualmente ci sono Taranto, Martina, Manduria, Castellaneta e Grottaglie. Tra questi molti saranno chiusi. Indovinate quali resteranno aperti?
E allora e ora di smetterla di parlare. E’ ora di agire. Bisogna fare quadrato attorno ad un tavolo e riprendersi l’autonomia del nostro ospedale senza dipendere da nessuno, nè da Taranto e nè tantomeno da Manduria.
Ricevo costantemente segnalazioni di disagio da cittadini che si presentano nel pronto soccorso. E mi chiedo perchè ci sono così tante differenze tra l’ospedale di Grottaglie e quello di Manduria? Ma vi sembra ammissibile presentarsi di notte in pronto soccorso, avere necessità e bisogno di fare una radiografia, e attendere che un'ambulanza parta da Grottaglie per portare la lastra a Manduria, dove c’è il radiologo in servizio notturno?
Di notte a Grottaglie c’è solo il tecnico abilitato a fare la lastra. Ma non c’è il medico radiologo che la legge e che la consulta. E si è costretti ogni volta a incaricare un autista che con un’ambulanza trasporti la lastra a Manduria, la faccia consultare al medico di turno, si rimetta nuovamente sulla strada e ritorni a Grottaglie.
Ma quante risorse economiche occorrono per fare avanti e indietro ogni notte per trasportare la lastra da Grottaglie a Manduria e viceversa? Ma non sarebbe il caso di assicurare la presenza di un radiologo anche di notte nella nostra struttura?
Nel 2012, nell’era dell’hi-tech tutto questo non è ammissibile. Con le nuove tecnologie basterebbe inviare un file via internet e il medico potrebbe dare il responso in tempo reale. E allora di cosa stiamo parlando?
O si risolvono immediatamente questi problemi oppure si dice la verità ai cittadini.
Se le istituzioni non intervengono l’ospedale di Grottaglie rischia di chiudere completamente. Come fa il sindaco a dire “al riparo dai tagli”? Quando a breve il punto nascite sarà messo in discussione?
Come fa il sindaco a dire “al riparo dai tagli” quando di notte non c’è un radiologo e la lastra deve farsi oltre 30 km in tre quarti d’ora per avere un responso medico?
Come fa il sindaco a dire “al riparo dai tagli” quando gli infermieri sono ridotti al minimo, quando al pronto soccorso non esiste qualcuno che ti accolga, quando sei costretto ad aspettare ore e ore nel corridoio?
Dov’è finito il diritto ma soprattutto la dignità del malato?
Bisogna intervenire subito. Qui non esistono bandiere, partiti o idee. Qui esiste solo la salvaguardia dei diritti dei malati e quindi dei cittadini.
E del nostro ospedale. Da sempre simposio di eccellenze. Anche oggi l’ospedale San Marco ha nel suo organico i migliori medici, i migliori infermieri, i migliori tecnici.
E allora perchè deve chiudere?
Già i posti letto nella nostra provincia sono risicati e tagliati. Ma dove vogliamo arrivare?
E allora diciamo le cose come stanno. O sindaco e istituzioni si danno una mossa o il nostro ospedale verrà chiuso. E il processo è in atto da tempo. Qualcuno ha scritto che l’ospedale di Grottaglie sarà chiuso lentamente e cosi sta avvenendo. Prima ha perso l’autonomia ed è stato accorpato a Manduria, poi i tagli al personale e ora il prossimo passo sarà il punto nascite.
Cosa stiamo aspettando?
Muoviamoci!».