“Puru li scosci ziccunu a puzzari”
«Il solito vizietto viene così allo scoperto. Quando un’amministrazione si dimostra incapace di dialogare con i propri cittadini per risolvere i problemi ed i bisogni del territorio, l’atto repressivo ed intimidatorio rimane l’unico strumento per tutelare e difendere avidamente la “seggia” nella “reggia”. Ma “li seggi e li reggi” evidentemente non sono soltanto un’esclusiva maruggese.
Si sviluppa allora un progetto, a più livelli e sedi, per rincorrere la firma apocrifa e le fantomatiche estorsioni delle stesse firme. Si sta parlando, chiaramente, delle firme della petizione popolare, ancora in atto, sul diritto allo studio. Così sembra diventare un reato la sensibilizzazione dei cittadini volta a promuovere un aumento del contributo scolastico da parte del Comune verso quelle fasce sociali che soffrono, soprattutto in tempi odierni, un disagio economico più o meno rilevante. Ma forse questi problemi non interessano agli amministratori maruggesi, hanno altro a cui pensare codesti!! Al contrario, la sempre più larga diffusione della coscientizzazione dei cittadini nei confronti delle problematiche sociali e territoriali, sembra assumere un carattere sempre più irritante. Forse è proprio questo il loro problema? Il rischio di perdere la credibilità, verso quella gente che viene vista soltanto come numero di schede elettorali, comincia a far preoccupare. Ed allora bisogna fermare subito, in qualsiasi modo, questo processo di sensibilizzazione tra i cittadini. Probabilmente, per chi è a corto di idee, l’unico modo percorribile rimane quello intimidatorio-repressivo: una Procura della Repubblica ed una caserma dei Carabinieri diventano così tappe obbligate.
Si sa non siamo tutti figli di quel 25 APRILE. Non tutti sentiamo proprio quel sangue immolato per scrivere una Costituzione dei diritti fondamentali, tra cui soprattutto il diritto di libertà di pensiero e di parola a garanzia delle generazioni future, a tutt’oggi continuamente calpestato e represso. A qualcuno quel sangue non appartiene affatto, anzi, in quel 25 APRILE, codesti stavano proprio dall’altra parte della trincea. Sono questi i personaggi che, attraverso perenni maschere di pseudo-democrazia, vorrebbero imporre a tutti la loro concezione della vita fatta solo per pochi eletti. Ma, costoro non sanno che dietro l’angolo potrebbero esserci anche pochi elettori, perché nei cittadini rimarrà sempre ferma la volontà di riprendersi quello che gli appartiene. La repressione e i timori della gente chiamata in caserma, ricadranno come macigni sulle responsabilità di devastazione ambientale, di ingiustizia sociale, di un clima perenne di facili intimidazioni e ricattabilità, di sprechi enormi di risorse della collettività, di continue assenze di progettualità a tutela degli interessi della comunità intera, di affossamento costante della cultura e della tradizione storica di questo territorio.
Detto in maruggese: “tuttu cuddu ca ti bruttu mieni a mari, lu scirucconi prima o poi ti lu torna arretu”, magari anche con gli interessi».
Comitato Cittadino Antinucleare Maruggio
Associazione ARCI “Paisà”
Comitato Spontaneo Genitori Attivi
Su questi temi si invita la cittadinanza intera a partecipare alla MANIFESTAZIONE PUBBLICA
che si terrà a Maruggio in Largo Umberto I
lunedì 4 giugno alle ore 18
Esprimono solidarietà ed aderiscono i circoli di Rifondazione Comunista e del PD di Maruggio