Nella gara di ritorno rientrano Marchi e Coccioli, mentre sarà assente Migali (mercoledì sarà squalificato)
GALLIPOLI-MANDURIA 3-2
GALLIPOLI: Passaseo, Casalino, Schiavàno, Guglielmetti, Greco, Pellegrino, Parlacino, Legari, Migali (74' Tarantino), De Razza, De Prezzo. A disposizione: Romano Andrea, Urso, Romano Luca, Trianni, Conte, Renis. Allenatore: Massimo
MANDURIA: Fiorentino, Blé, Calò, Nazaro, De Florio, Ferrara (6' Riezzo), Scala, Cocciolo, Peluso, Perlangeli (54' Scarciglia), Malagnino (94' Paticchio). A disposizione: Maldarella, Dimitri, Dell'aquila, D'alconzo. Allenatore: Passariello
ARBITRO: Lillo di Brindisi
RETI: 5' Cocciolo (Man), 39' Parlacino (Gal), 56' Migali (Gal), 65' Parlacino (Gal) e 88' Scarciglia (Man)
AMMONITI: Migali (GAL); Scala, Calò e Cocciolo (MAN)
ANGOLI: 4 – 3 per il Gallipoli
SPETTATORI: 800 circa con rappresentanza ospite
RECUPERO: pt 2’ ; st 5'
GALLIPOLI – Com’è nelle corde di entrambe le squadre, quando c’è un incontro di calcio tra Manduria e Gallipoli lo spettacolo non può mancare.
Gol a parte, i ventidue in campo hanno dimostrato di essere di categoria decisamente superiore e non ci meraviglieremmo se queste due squadre, a partire dalla prossima stagione, si affrontassero anche nel campionato di Eccellenza.
Passariello, privo di Marchi, prova Malagnino nel riscaldamento e decide all’ultimo istante di mandarlo in campo, prova ne è che in distinta ufficiale compare il nome di Scarciglia, salvo essere questi avvicendato proprio al momento di entrare in campo.
L’inizio è del solito Manduria, bravo a chiudere ogni spazio ai padroni di casa e a mandare fuori giri De Razza, che comincia a girare a vuoto e a non riuscire a servire palloni giocabili.
Dal primo angolo nasce il vantaggio del Manduria. Corre il quinto minuto, quando, da un angolo battuto alla destra di Passaseo, Cocciolo si fa trovare pronto alla deviazione di precisione e di potenza con un tiro che s’insacca sul secondo palo, col portiere assolutamente incolpevole.
Il Manduria, dopo il vantaggio, bada a tenere a freno le iniziative dei giallorossi leccesi che provano solo dalla distanza, ma Fiorentino non corre alcun pericolo rilevante.
La gara cambia volto al 39’, quando Parlacino, con un tiro dal limite, forse sporcato da un difensore, trova Fiorentino sbilanciato che non può trattenere la sfera, che finisce in fondo alla rete e sancisce il pari col quale si va al riposo.
Le squadre cambiano volto nella ripresa, nel senso che il Manduria non è più lo stesso e il Gallipoli, sebbene anch’esso in debito d’ossigeno visti anche i trenta gradi e una brezza marina che ispirano tutt’altro fuorché di giocare a calcio, tenta il sorpasso, provando a sfondare dalle fasce.
AL 56’, da un fallo su un giocatore del Manduria non fischiato dal disattento Lillo di Brindisi, nasce il raddoppio giallorosso. A siglarlo è un evanescente Migali che solo in questa circostanza, e con i giocatori del Manduria fermi pensando al direttore di gara che non vede il fallo, è in grado di prendere palla dalla destra, entrare in area per vie centrali e, in solitudine, dribblare Fiorentino in disperata uscita e depositare in rete la palla del due a uno.
A questo punto, cominciano a saltare i nervi in campo, al punto che persino tra le due panchine la tensione sale, con la terna arbitrale che si limita solo ad osservare il tutto a debita distanza.
A farne le spese, ancora una volta, è il Manduria che, su azione d’angolo, al 65' subisce anche il tris, con il doppio sigillo di giornata di Parlacino, bravo ad aggiustarsi il pallone al limite e a indovinare un gran gol con un tiro di collo pieno che si stampa sotto l’incrocio alla sinistra di Fiorentino.
Cambiato il copione, col Gallipoli che perde giustamente tempo con due gol di vantaggio, il Manduria viene in avanti con la forza dei nervi per cercare di limitare il passivo.
E ci riesce in dirittura d’arrivo, al minuto 88, con Gianni Malagnino che va in percussione sull’out di destra, trova lo spazio per il cross, tanto preciso quanto potente, sul quale si avventa Scarciglia che, con un colpo di testa preciso, mette alle spalle di Passaseo.
Come accaduto col Leverano, ora il Manduria è chiamato a rimontare il gol al passivo subito in trasferta. Domenica prossima, al “Dimitri”, gara di ritorno con fischio d’inizio alle ore 16.30 .
GIOVANNI GULLI
Addetto stampa U.G. MANDURIA SPORT