Il documento di Enzo Andrisano: «Non coinvolgete, in questo dibattito altre persone, e accettate le decisioni del direttivo provinciale del PdL»
«Ritengo necessario in questo particolare momento intervenire in quanto prossimo consigliere comunale del PDL.
L’appartenenza della mia storia politica è conosciuta da tutti, ho sempre lavorato per il partito così come farò in seguito con l’appoggio incondizionato ai candidati Capogrosso e Tommasino.
Mi onoro di avere partecipato alla elezione plebiscitaria del 2002 con il 70/% dei voti di Antonio Calò a sindaco di Manduria, le cui vicende amministrative furono interrotte per una sconsiderata scelta di alcuni che affossarono quella amministrazione fortemente voluta della gente.
Antonio Calò ha sempre lavorato per l’unione del partito e nel 2005 non fu il candidato sindaco non per volontà dell’onorevole Franzoso ma per spirito di sacrificio e per tenere unito il partito. Il risultato non fù brillante. Forse candidandolo avremmo potuto ottenere qualcosa di più.
Dopo l’elezione Calò, rivolgendosi a proprie spese al TAR, ottenne un giusto seggio in più per F I in Consiglio Comunale; lasciò libero lo stesso seggio per il consigliere Puglia.
Bisogna evitare di esternare posizioni prive di fondamento sulla stampa con coinvolgimento di persone, on. Franzoso e Calò, e accettare, come ho fatto io, le decisioni del direttivo provinciale del PDL.
Oggi richiamo alla compattezza e al voto unanime sugli uomini del PDL al fine di eleggerli nel Consiglio Provinciale, votare altre liste lo ritengo un errore e inutile perché frazionerebbe un elettorato schierato, far crescere il PDL a Manduria lo ritengo importante per le prossime elezioni amministrative Comunali del prossimo anno»