«Questi lavoratori combattono la loro battaglia in Piemonte in assoluta solitudine, ricevendo la solidarietà dei cittadini e del sindaco di Alba che li invita inmMunicipio.
Mi domando: dove sono i rappresentanti delle loro comunità?»
«Dalle notizie che provengono oggi da Alba, dove si è recata una delegazione dei 223 lavoratori dello stabilimento di Ginosa su cui incombe lo spettro della mobilità, sembra che ci sia qualche schiarita sul loro futuro.
Il mio auspicio è che alla fine si riesca ad evitare il licenziamento di questi lavoratori, ai quali va tutta la mia solidarietà, riuscendo nel breve termine a realizzare una loro stabile e seria ricollocazione nel mondo del lavoro.
Finora ho evitato di intervenire su questa vertenza per rispetto del loro dramma, posso solo immaginare l’angoscia che si vive da mesi nelle loro case, nonché di cadere in una demagogica strumentalizzazione della loro situazione.
Però le immagini riportateci dalle televisioni in questi giorni - tanti lavoratori che, con gli zaini in spalla e manifesti e bandiere in mano, si organizzano e vanno a mille chilometri per difendere il loro futuro - mi ha fatto riflettere su quello che è il ruolo di una classe dirigente di una comunità.
Questi lavoratori combattono la loro battaglia in Piemonte in assoluta solitudine, ricevendo la solidarietà dei cittadini e del Sindaco di Alba che li invita in Municipio.
Mi domando: dove sono i rappresentanti delle loro Comunità? Dove sono coloro che hanno votato e che dovrebbero amministrarli? Perché non sono andati con loro ad Alba per sostenerli in questa battaglia conferendo alla stessa uno spessore “istituzionale”?
In altre parole dove è il Presidente della Regione o l’Assessore Regionale al Welfare?
Eppure pochi mesi addietro il Presidente Vendola si era recato in Piemonte per portare la solidarietà ai contestatori No TAV…
Non ci voleva molto ad immaginare che, nell’era della globalizzazione, quando in altri Paesi la realizzazione di manufatti tessili costa molto di meno che da noi, finito l’effetto positivo degli incentivi pubblici, la produzione sarebbe stata spostata altrove chiudendo lo stabilimento di Ginosa.
Questa, purtroppo, è storia vista tante volte nel nostro Meridione!
Un altro esempio? Aeroporti di Puglia, anche grazie ai finanziamenti europei, sovvenziona da anni i voli low cost da Bari e Brindisi: cosa accadrà quando finiranno i fondi comunitari? Le compagnie low cost rimarranno in Puglia?»
Avv. Arnaldo Sala
Consigliere regionale PdL