Anche a Porto Cesareo ci si muove per difendere il mare
Si svolgerà oggi (venerdì), alle ore 18, presso la sala convegni del ristorante “Da Cosimino” un incontro – dibattito sul seguente tema: “Rete fognaria di Porto Cesareo e condotta sottomarina. Una questione esclusivamente localistica o un problema di salute pubblica generale ? “.
A tale convegno parteciperanno, oltre ad alcuni esperti in materia ambientale e naturalistica, anche la capogruppo consiliare del movimento “Albachiara”, Anna Peluso e la segretaria cittadina del PD, Monica Viva, anche il sindaco del Comune di Nardò, Marcello Risi, il sindaco del Comune di Porto Cesareo, Salvatore Albano, l’assessore regionale ai LL.PP., Fabiano Amati.
Il compito di moderatore spetterà al giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Biagio Valerio.
“Si tratta di una iniziativa – afferma l’avv. Eugenio Sambati, ex presidente del Consiglio Comunale di Porto Cesareo ed attuale coordinatore del movimento politico “Albachiara”, che abbiamo voluto intraprendere con lo specifico obiettivo di mettere intorno ad un tavolo i massimi rappresentati istituzionali interessati alla questione del completamento della rete fognante di Porto Cesareo e della realizzazione della relativa condotta sottomarina.
L’auspicio mio personale e dell’intera cittadinanza cesarina è che questo fondamentale momento di dialogo possa consentire, anche attraverso un miglioramento tecnico della progettualità proposta, di realizzare un’opera pubblica, già finanziata dalla Regione Puglia per circa 20 milioni di euro, che consentirebbe il recupero alla balneazione e il sostanziale risanamento di un intero tratto di costa che va dal confine con la Provincia di Taranto ed arriva sino a ben oltre i confini territoriali del Comune di Nardò.
La speranza – conclude Sambati – è che l’intera classe politica di questa parte del Salento, sicuramente tra le più belle e delicate d’Italia, evitando scontri campanilistici e di retroguardia, si ponga quale motore della crescita economica e della tutela ambientale dell’intero arco jonico–salentino, impegnandosi, nell’ambito di una logica di sistema integrato, a perseguire, e conseguentemente far finanziare, scelte progettuali innovative e rispettose dell’ambiente, che certamente consentirebbero quel salto di qualità del nostro territorio, oramai da troppo tempo atteso e, purtroppo, mai arrivato».