«La sanità pubblica è un diritto e non una merce!»
«Alle ultime elezioni regionali l’avevamo detto che la vera partita politica in Puglia si sarebbe giocata sulla sanità pubblica. Evidentemente siamo stati facili profeti, visto il Piano sanitario regionale (concordato con il governo Berlusconi e quello Monti) che, con la delibera approvata martedì scorso in Giunta, passa alla fase due di tagli di ospedali, posti letto e reparti.
Tutti gli ospedali con meno di 70 posti letto verranno riconvertiti in misere strutture di assistenza territoriale, mentre per nascere bisognerà fare chilometri e chilometri in diverse zone della Puglia, visto che si cancellano 10 reparti di ostetricia e ginecologia.
Ma l’ulteriore dato raccapricciante è che probabilmente, da gennaio, si passerà alla fase tre, ossia la chiusura degli ospedali sotto i 100 posti!
Il sottoscritto ha sempre sostenuto che tagliare posti letto e ospedali avrebbe significato un allungamento drammatico delle liste d’attesa e quindi rendere impossibili le cure alle masse popolari.
Non è un caso che nel 2011, in Italia, 9 milioni di persone non hanno potuto curarsi. Dal foggiano al Salento, Alternativa comunista continuerà la lotta per la difesa della sanità pubblica che il mago Silvan-Vendola con una bacchetta sta cancellando drammaticamente!
La sanità pubblica è un diritto e non una merce!»
Michele Rizzi