domenica 24 novembre 2024


28/11/2008 00:00:00 - Sava - Politica

La replica sulle accuse rivoltegli durante l’ultimo Consiglio Comunale

 
Nel Consiglio Comunale del 17 Novembre in un intervento del dott. De Cataldo Giovanni sono state fatte affermazioni gratuite e offensive nei confronti del sottoscritto Arch.Luigi De Marco Dirigente Responsabile dell’Ufficio Tecnico.
E’ doveroso e più che legittimo da parte del sottoscritto contestare in toto il contenuto e smentire pubblicamente le offese gratuite e assolutamente infondate che esulano dal ruolo politico e soprattutto offendono la professionalità in maniera ingiustificata e gratuitamente offensiva pubblicamente esternata dal consigliere dell’opposizione nei confronti dello stesso funzionario.
Alcuni i interventi del consigliere di opposizione scivolano nella disinformazione e cadono di tono e spessore lasciando allibiti per non dire indignati gli ascoltatori.
Non è forse necessario invece occuparsi politicamente e spendersi solo dei veri  e annosi problemi di questo paese?
Premetto che alcune obiezioni fatte sui punti discussi sono in parte condivise dal sottoscritto però vi sono delle cadute di stile che corre l’obbligo smentire e che qui di seguito si riportano:
Innanzitutto non è vero che il PIRP è una porcata perché probabilmente a parere di chi scrive  funzionari incompetenti o stimolati da altre motivazioni non tecniche hanno letto male le carte e su questo vi è agli atti una dettagliata osservazione che il dott. De Cataldo potrà, se vorrà leggere e approfondire il solo sentito dire di piazza.
Le porcate spesso vengono consumate in altre sedi e certo non sui tavoli di chi suda e lavora come nel caso del PIRP proposto dal Comune di Sava che fra l’altro era uno dei pochi fra quelli presentati che non prevedeva varianti allo strumento urbanistico vigente;
tant’è che lo stesso lavoro si candiderà anche nell’area vasta per i prossimi POR e rimane un lavoro, lo dico con presunzione, di qualità per chi ha voglia e pazienza a leggere per approfondire gli atti prodotti a Sava sul PIRP;
Non è vero che l’arch. De Marco chiede € 30.000 ma, con una causa in corso, ha chiesto e non ancora ottenuto, insieme ad altri professionisti, la modica somma di poco meno di € 9.000 (al netto delle tasse e trattenute di legge) che non ristora certamente la mole e la qualità del lavoro eseguito.
Su soldi previsti e accantonati in bilancio appositamente ma che per fatti politici potranno lievitare per spese legali, interessi a scapito dei savesi per colpa della politica ma su questo il dott De Cataldo insegna, ci sarà la Corte dei conti che verificherà e vigilerà.
Non si può far passare un professionista dipendente per uno che chiede soldi (pochi per la verità) su carte sbagliate e fatte male ma chi lavora deve essere pagato e questa è una legge universale.
Le carte progettuali sono fatte bene (non solo quelle del PIRP)  e i risultati si vedono, a parte qualche svista da parte di funzionari regionali sovrastimati per il loro spessore e spesso poco professionisti e molto politicizzati.
Spesso si sono ottenuti finanziamenti grazie all’iniziativa politica del momento a vantaggio dei cittadini e strumenti e progetti che mai il comune con proprie risorse avrebbe potuto ottenere; basti pensare al Piano Urbano del Traffico, ma non solo, e senza quelle carte, forse raffazzonate e fatte male non perfette, i soldi per i savesi sono arrivati e questo credo sia politicamente rilevante;
Va bene sindacare su parcelle e porre l’attenzione su come spendere bene i soldi dei cittadini, ma vediamo tutto a 360 gradi, guardiamo cosa è stato fatto e cosa succede su tutti i settori e soprattutto l’oculatezza  finanziaria va applicata sempre da buoni padri di famiglia quali siamo in tutti i settori d’intervento.
I progetti dell’arch. De Marco, e naturalmente non solo dell’architetto, ma con l’aiuto anche di altri bravi  e seri professionisti, vengono commissionati perché servono e creano le condizioni per appaltare lavoro e sviluppo con una ricaduta sul territorio di convenienza nell’interesse pubblico.
Al contrario Sava ha in alcuni periodi  spesso commissionato lavori progetti e Piani elaborati che non sono sempre serviti alla popolazione; eppure le parcelle sono state pagate e questo è tutto documentato dagli atti ufficiali;
Non è vero che il PRIA è fatto male, perché solo la lentezza burocratica elefantiaca dell’assessorato all’Urbanistica della Regione con a capo un Nicola Giordano in difficoltà,  affogato nei falconi di una intera Regione e senza personale che lo coadiuvi; spesso non è in grado di garantire tempistiche adeguate; sono andato personalmente a discutere molte volte con l’ing. Giordano, che ha dimostrato di avere le idee confuse delle questioni urbanistiche sospese di Sava (167, PRIA, variante PIP) e di tutto si è parlato e certo non di carte fatte male, le carte che ci chiedono con senso di responsabilità, coscienziosi nell’applicazione delle leggi e risposte professionali adeguate  vengono sistematicamente consegnate agli Uffici regionali preposti.
La regione con i diversi assessorati non sempre è la verità assoluta sulla qualità dei progetti e piani elaborati dai Comuni ma a volte solo un potere gestito male e con gravi ritardi per lo sviluppo.
In questi anni sono stati (senza personale tecnico in aiuto) prodotti sforzi professionali che hanno raggiunto obiettivi importanti per la comunità di Sava. Si pensi ad esempio alla Variante di ampliamento della zona PIP, in fase conclusiva, seguita personalmente in stretto rapporto con i funzionari regionali, in dirittura d’arrivo.
Molti progetti elaborati dall’UTC a firma dell’arch. De Marco hanno ottenuto i finanziamenti a vantaggio dei savesi, ma chissà perché non vengono mai menzionati o ricordati dagli addetti ai lavori e politici.
Tutti i progetti interni che hanno fatto risparmiare una barca di soldi ai savesi, che avrebbero si sperperato soldi dei contribuenti se fossero stati assegnati all’esterno, non sono mai citati da nessuno;
In questi anni sono stati prodotti dal sottoscritto sempre e solo progetti validi e ritengo, con un pizzico di presunzione  di buon livello tecnico (opinabili politicamente perché ogni amministrazione ha la sua opposizione e l’obbligo di prendere decisioni anche con coraggio).
Personalmente ha avuto esperienze che dimostrano come a Sava nella pubblica Amministrazione non si riesce a fare “piccole cose” politicamente e le poche, per la verità, “cose grandi” sono poco condivise tra le forze politiche più rappresentative  e spesso di parte: questo è un male della politica e soprattutto per i cittadini savesi che non hanno una politica adeguata ai loro problemi.
Un politico molto intelligente e acuto ha affermato che la classe politica dirigente in questi decenni (senza distinzione di colore e appartenenza) ha volutamente  tenuto i cittadini ad un livello di arretratezza culturale perché faceva comodo alla casta: oggi ho compreso il senso di questa affermazione;
Prima di valutare il lavoro professionale altrui bisogna prima conoscerlo, saperlo leggere e poi dare giudizi ma non si può offendere platealmente senza cognizione di causa la professionalità e distruggere l’immagine sia morale che professionale dell’architetto del Comune;
La verità va detta fino in fondo ai cittadini per non lasciarli nella ignoranza o nel far sapere come stanno veramente le cose.
Purtroppo la gente che ascolta non può capire, ma certamente riceve una immagine distorta della realtà perché i consiglieri  parlano di cose che non hanno approfondito o lette solo parzialmente.
Forse è vero: a volte mancano le carte per il Consiglio, perché ci fanno lavorare male, però, quando ci sono, bisogna leggerle tutte, e quelle poco corrette vanno riportate nella più estrema legittimità.
Il dott. De Cataldo dovrebbe ritengo rivedere le sue posizioni sulla pesanti affermazioni rivolte all’arch De Marco e approfondire maggiormente la conoscenza degli atti.
Non è forse opportuno invece ricondurre con un pò di buon senso le esternazioni pubbliche nei corretti e giusti ruoli di critica, dialettica e informazione tecnico-amministrativa oltre che politica?
Si accettano le critiche sulla forma o sulla sostanza sulle corrette procedure sui provvedimenti portati all’attenzione si aspettano e auspicano suggerimenti di profilo adeguato da parte dei consiglieri che hanno voglia e competenza ma non si può tollerare e accettare l’offesa alla dignità, professionalità, all’immagine perché è inviolabile dalla Costituzione italiana che tutti conosciamo.
La politica può essere credibile senza offendere nessuno, senza attaccare a livello personale;una politica seria si informa ascolta e poi critica sul merito,metodo e sostanza dei progetti e dei provvedimenti ma non deve e può offendere nessuno.
E’ facile criticare il lavoro altrui e gettarlo in pasto alla platea con poco retroterra politico/culturale a mo di pettegolezzo di piazza;
Certo le carte vanno aggiustate ma vanno lette fino in fondo vanno capite, senza presunzione o arroganza, con un pizzico di umiltà e intelligenza, di cui certo non è sprovvisto il consigliere dott. De Cataldo .
Il sottoscritto arch.Luigi De Marco si riserva, qualora dovesse continuare questa campagna diffamatoria ingiustificata nei suoi confronti,  ad intraprendere tutte le necessarie iniziative per tutelare il suo buon nome, la propria dignità, la propria immagine e la propria professionalità nelle sedi più opportune.
 
arch. Luigi De Marco (Dirigente Responsabile dell’UTC)










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