Ma, per la Regione, serve prevedere lo scarico a mare. Le opinioni di Pentassuglia e Mancarelli
La Regione Puglia mantiene gli impegni assunti sul depuratore consortile. Nella giornata di ieri ha deliberato l’adeguamento delle tecnologie dell’impianto previsto per Manduria: non più quelle, arcaiche, che rientravano nella Tabella 2, bensì quelle che permettono l’affinamento e la sanificazione delle acque.
L’altro impegno contenuto nella delibera, assunto sempre dall’assessore Amati in un Consiglio Comunale del settembre scorso a Manduria, è quello del riuso in agricoltura della acque sanificate. Ma bisognerà chiaramente rimettere in sesto la rete irrigua dell’Arneo.
La Regione Puglia sembrerebbe anche chiudere, al momento, la possibilità di eliminare lo scarico a mare.
«La normativa vigente oggi ci impone una soluzione di recapito delle acque per eventuali emergenze. Non è sufficiente il riuso in agricoltura» spiega il consigliere regionale Donato Pentassuglia, soddisfatto per il risultato raggiunto, frutto anche un laborioso lavoro di mediazione con il Comitato “No Scarico a Mare”. «Abbiamo però già chiesto al Ministero competente una deroga per lo scarico in falda delle acque sanificate. Speriamo di ottenere anche questo risultato, che sarebbe il non plus ultra per tutte le comunità interessate».
Soddisfazione per l’atto approvato dalla Giunta Regionale viene espressa anche dall’assessore provinciale Giampiero Mancarelli.
«E’ l’epilogo di un percorso di condivisione portato avanti con sapienza dall’assessore Fabiano Amati» sostiene Mancarelli. «Questo era un obiettivo importante per garantire la prosecuzione del bando afferente l’impianto di depurazione e al contempo salvaguardare la tutela ambientale della zona.
Oggi, più che mai, si potrà guardare con maggiore fiducia e tranquillità tutto l’iter in atto e soprattutto portare a termine un’opera attesa da decenni e che rischiava nuovamente ulteriori ritardi e difficoltà.
Un giorno importante per le comunità della zona orientale della provincia jonica, in particolar modo per Sava che potrà finalmente trovare soluzione in questa opera.
Importante, poi, il lavoro del consigliere Pentassuglia, nella sua funzione di Presidente della commissione Ambiente, per l’attività sinergica posta in essere.
Più volte la Regione Puglia aveva assicurato che sarebbero state apportate delle modifiche al progetto e oggi le cassandre che in diverse occasioni hanno lanciato incaute dichiarazioni sono state smascherate».