L’assessore provinciale De Gregorio al collega Lanzo: «Chieda scusa a Pelillo, o si dimetta»
Il depotenziamento del “Giannuzzi” di Manduria (oltre al reparto di Ostetricia, spesso non si tiene conto del taglio al reparto di Pediatria e al servizio di unità Coronarica, oltre agli 8 posti letto di Medicina), scatena una polemica all’interno della giunta provinciale.
Nell’occhio del ciclone sono finite le aspre critiche rivolte dall’assessore provinciale Umberto Lanzo all’assessore regionale Michele Pelillo.
«O chieda scusa, oppure si dimetta» è la richiesta che parte da un altro assessore provinciale, Luciano De Gregorio. «Ho registrato un atteggiamento offensivo, sconcertante e fuori luogo lesivo nei confronti del presidente della Regione, Niki Vendola ed in particolare dell’assessore regionale Michele Pelillo, che nulla ha a che fare con la vertenza del territorio, evidenziando piuttosto comportamenti non consoni al ruolo ricoperto dall’assessore Umberto Lanzo nell’ambito del territorio. In una società civile è inammissibile che la conversazione possa meschinamente assumere toni e profili talmente bassi, da oscurare appunto, il senso delle cose, mettendo esclusivamente in evidenza la rissosità piuttosto dei contenuti, che, dovrebbero sempre essere al centro del dibattito. Lo stesso Presidente Florido, nel corso della riunione di maggioranza, ha invitato tutti, a partire da questo episodio e dal soggetto interessato, a moderare i termini. Abbiamo di fronte, nell’immediato futuro, uno scenario particolarmente complesso, dove sarà importante lavorare in sinergia per lo sviluppo del territorio, di questo dovremmo esserne consapevoli lavorando all’interno delle maggioranze che si compongono non distruggendo con un sol colpo di spugna ciò che faticosamente abbiamo costruito. E’ evidente che le offese gratuite non possono giovare ed essere tollerate e hanno bisogno di un chiarimento ben più fondato, che faccia recuperare serenità in un territorio che non deve certo contraddistinguersi per la litigiosità quanto piuttosto per la capacità di costruire il futuro. L’invito all’assessore Lanzo è a rivedere le sue dichiarazioni lesive e offensive utilizzate, quale pregiudiziale dei futuri rapporti politici all’interno della stessa giunta».