Sel: «La regionale 8 (Taranto-Avetrana), nel suo progetto attuale rappresenta un’opera pubblica “spropositata” per i fini che si pone»
«L’isolamento turistico della nostra zona e la viabilità del tratto in questione possono essere risolte semplicemente migliorando i tracciati già esistenti e lo si farebbe rispettando le ricchezze naturalistiche e l’equilibrio idrogeologico. In pratica, solo evitando tale opera, veramente faraonica in alcuni punti (vedi ad esempio l’avveniristico dedalo di cemento nei pressi della masseria della Marina) preserveremmo quanto invece con questo progetto si dice di voler raggiungere e valorizzare.
Troppe sono le aree ad alto interesse ambientale e naturalistico che verrebbero sommerse dal cemento e dall’asfalto, 60 km circa di falsa modernità che trasformerebbero invece irrimediabilmente la nostra terra.
Basti pensare alla Romea e al territorio che serve e che la rispetta per comprendere il grande errore che stiamo per commettere.
L’opera pubblica che manca al nostro territorio e che può farlo decollare dal punto di vista turistico si chiama Bradanico-Salentina e gli sforzi economici e progettuali devono svilupparsi solo in tale senso».
Circolo SEL Manduria