sabato 23 novembre 2024


20/06/2012 08:26:05 - Manduria - Politica

Ecco la sintesi del loro pensiero

 
Non c’è stato l’ex ministro Fitto, pur invitato (assorbito da altri impegni). Ma in piazza Garibaldi sono arrivati, per dimostrare il proprio sostegno alla battaglia di tante comunità, diversi esponenti politici di rilievo. Da loro la gente del versante orientale della provincia attende il giusto sostegno ad una battaglia che si preannuncia lunga e difficile.
Le strade che saranno seguite sono due: quella legale, con l’impugnazione innanzi al Tar della delibera regionale, e quella della mediazione politica.
«Siamo stati convocati dalla Commissione Regionale che si occupa di sanità per un’audizione» ha reso noto Maria Josè Calò, una delle fondatrici del comitato “Pro Marianna Giannuzzi”. «Non conosciamo ancora la data, ma andremo a Bari insieme ai sindaci. Sinora abbiamo fatto tutte le battaglie da soli, senza sentire il sostegno diretto dei partiti».
Il sindaco di Bari Michele Emiliano si è offerto di accompagnare i comitati in lotta sia contro il depotenziamento del “Giannuzzi”, sia contro lo scarico a mare del depuratore.
«Conosco la situazione» ha dichiarato Emiliano in piazza Garibaldi. «La scelta della Regione Puglia non è stata corretta, perché non si è tenuto conto delle difficoltà di collegamento del “Giannuzzi” con gli altri centri della provincia. E poi non è bello vedere che in altri centri si festeggi perché un ospedale è stato penalizzato. Cosa si può fare? Io sono un sindaco. Spesso i sindaci protestano, ma non sempre vengono ascoltati. Sono disponibile a stare accanto alla gente di questa zona che protesta».
Molto duro anche il consigliere regionale Uccio Curto.
«Si sta consumando una violenza ai danni di queste comunità» ha affermato Curto. «il “Giannuzzi” ha subito una penalizzazione iniqua e ingiustificata. Io sono un componente della Commissione Regionale sulla sanità. Mi attiverò per evitare che venga consumato questo oltraggio alla città di Manduria. Sono consapevole che, da solo, rischio di non ottenere i risultati sperati. Chiederò, pertanto, sostegno anche ai consiglieri di maggioranza. Spero che anche Michele Emiliano si attivi fattivamente. Nel caso di mancato accoglimento di questo provvedimento di “macelleria sociale” (di cui è responsabile in prima persona Vendola), farò sentire forte la mia denuncia sia in sede di Commissione, sia in sede di Consiglio Regionale».
Anche se fra le contestazioni rumorose del pubblico presente, che non ha accettato il suo intervento fuori programma (non si è tenuto conto che è intervenuto come rappresentante istituzionale), Gianni Florido ha preso pubblicamente posizione a favore del mantenimento del Punto Nascite a Manduria.
«Mi sono sempre speso per la difesa del “Giannuzzi”» ha affermato Florido dal palco di piazza Garibaldi. «Credo sia giusto, per buon senso e per il rispetto di una politica di equità, mantenere aperto il Punto Nascita dell’ospedale manduriano».
Si è chiusa così la manifestazione. Con un impegno assunto da Maria Josè Calò.
«Questa è solo la prima mobilitazione. Ne seguiranno delle altre, anche perché non potranno impedirci di parlare».










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