La posizione dell’assessore Mariangela Chiego
«Nella scuola materna di Maruggio bimbi e insegnanti sono stati costretti a frequentare le lezioni delle ultime settimane dell’anno scolastico con un caldo insopportabile».
La denuncia arriva dal Comitato Genitori Attivi di Maruggio, da qualche mese impegnato in una vertenza sul diritto allo studio che ha come controparte l’Amministrazione Comunale di questo paese.
«Quando arriverà un pò di refrigerio in quei locali? Quando l’Amministrazione interverrà?» si chiede Maria Chiego a nome di tutto il Comitato. «Ormai sono anni che i nostri bimbi e le loro insegnanti sono costretti a frequentare e a lavorare nei mesi estivi nella scuola materna con un caldo insopportabile e asfissiante.
Quei locali a giugno e a settembre sono invivibili e come Comitato genitori attivi riteniamo sia profondamente indegno fare frequentare la scuola materna in quelle condizioni climatiche ai nostri bimbi, un microclima che mette a dura prova i piccoli alunni.
Ci chiediamo perchè l’Amministrazione Comunale ancora non intervenga, perchè ancora non si studi il modo per climatizzate quegli ambienti, perchè non si trovino le risorse per restituire, così, ai nostri pulcini e alle loro chiocce un pò di decoro.
Auspichiamo» è la parte finale del comunicato del Comitato dei genitori maruggesi, «che all’inizio del nuovo anno scolastico la scuola materna, ma anche le aule della elementare e media esposte al sole, siano più fresche».
Sulla questione prende posizione, a nome dell’Amministrazione, l’assessore alla Pubblica Istruzione, Mariangela Chiego.
«Proprio all’inizio dello scorso anno scolastico, all’interno di un progetto che riguarda la scuola materna e che è in fase di aggiudicazione, avevamo previsto i climatizzatori nelle aule» ricorda l’assessore Chiego. «Ci vennero però a trovare in municipio alcuni genitori, chiedendoci di evitare i climatizzatori nelle aule per non rischiare malattie a bambini così piccoli. All’interno del progetto (che prevede la costruzione di un nuovo refettorio e il rifacimento dell’impianto elettrico), abbiamo previsto, dopo aver anche ascoltato il parere di alcuni pediatri, la climatizzazione di tutti i luoghi comuni, ad eccezione delle singole aule. La situazione è questa. Purtroppo non si possono accontentare le esigenze di ogni singolo genitore».