«La programmazione che vede Manduria e il suo ospedale privato del punto nascita costituisce un esempio di insensibilità nei confronti di una popolazione che non merita di essere trattata come una figlia di un dio minore»
«L’audizione odierna dei rappresentanti istituzionali dei territori colpiti dalla scure del Piano di riordino sanitario della Regione Puglia ha confermato – ove ve ne fosse bisogno – la violenta brutalità consumata ai danni dell’ospedale di Manduria, scippata del suo punto nascita, nonostante i risultati eccezionali conseguiti e le tecniche di avanguardia adottate da un personale sanitarie scientificamente e dolosamente ridotto a pochissime unità».
Durissimo il commento del consigliere regionale di Futuro e Libertà, Euprepio Curto, a margine dell’intervento del rappresentante della provincia di Taranto.
«La programmazione che vede Manduria e il suo ospedale privato del punto nascita – ha dichiarato Curto – costituisce un plastico esempio di improvvisazione amministrativa, di cinismo politico, di insensibilità nei confronti di una popolazione che non merita di essere trattata come una figlia di un dio minore».
«Sotto questo aspetto – ha concluso Curto – sono costretto a registrare che in questa particolare occasione i consiglieri regionali di maggioranza eletti nella provincia di Taranto hanno brillato per la loro assenza e che pertanto la difesa di Manduria è avvenuta solo da parte di chi, pur non avendo specifici interessi elettorali in quella importante area del territorio ionico, ha ritenuto di battersi in sua difesa. Per quanto mi riguarda, sarò dunque in prima linea nella difesa dell’ospedale Giannuzzi».
Euprepio Curto
Consigliere regionale Futuro e Libertà