In via di raggiungimento l’accordo con i sindaci della zona per il ricorso al Tar
«Nonostante la strana e improvvisa esclusione del Comitato dalle audizioni della III Commissione Regionale, riteniamo importante continuare la battaglia per la difesa del nosocomio manduriano.
Il comitato, come già detto nel comunicato congiunto, si sta mobilitando per l’audizione a Bari del 9 luglio dell’avv. Nardella dell’associazione DIA, cercando di organizzare una presenza massiccia in Consiglio Regionale, dove sarà ribadito che il quarto punto nascite dell’ASL deve essere una scelta permanente e che appartiene al presidio orientale costituito da Grottaglie e Manduria.
In secondo luogo ieri sono state inviate le copie delle 15.000 firme raccolte nel dicembre 2011 al Presidente della Repubblica, G. Napolitano, accompagnate da un documento in cui si espongono le ragioni geografiche, logistiche, sanitarie e professionali dell’ospedale M. Giannuzzi e chiedendo giustizia per i torti finora subiti dall’area orientale della provincia jonica e per gli sprechi a cui si sta assistendo da più di un quinquennio (lavori di ristrutturazione mai terminati, concorsi banditi e non effettuati, disorganizzazione della medicina territoriale).
Infine si sta raggiungendo un accordo con i sindaci del territorio per il ricorso al TAR contro la deliberazione della giunta regionale n° 1110 del 5-6-2012, un atto che riteniamo fondamentale per riaprire in modo sostanziale e non di facciata la discussione sulla distribuzione regionale dei punti nascita e sulle mission strategiche dei presidi ospedalieri, cosi come erano presentati nel Piano sanitario regionale e nei piani attuativi locali delle ASL.
Non nascondiamo le difficoltà che vi sono di fronte ai continui tagli governativi e agli obblighi finanziari delle Regioni, ma proprio per questo riteniamo che deve esserci il massimo di discussione e di trasparenza nelle scelte da fare e che la territorialità rimane uno dei parametri fondamentali anche per progettare il futuro della sanità regionale».