sabato 23 novembre 2024
L’associazione Dare Aiuto agli Indifesi lo depositerà lunedì, durante l’audizione presso la III Commissione Sanità
Il DAI depositerà il 9 luglio in sede di audizione a Bari.jpg)
presso la III Commissione Sanità il documento che è un formale atto di denuncia che contesta le scelte sanitarie operate dalla Giunta Regionale con il Piano di Riordino Ospedaliero in danno del territorio di Taranto e, in particolare, dell'Ospedale di Manduria e che ha visto penalizzare pesantemente il territorio da scelte irrazionali e illogiche.
presso la III Commissione Sanità il documento che è un formale atto di denuncia che contesta le scelte sanitarie operate dalla Giunta Regionale con il Piano di Riordino Ospedaliero in danno del territorio di Taranto e, in particolare, dell'Ospedale di Manduria e che ha visto penalizzare pesantemente il territorio da scelte irrazionali e illogiche.L’avv. Nazario Nardella, presidente del DAI, depositerà in Commissione Sanità un carteggio, la cui documentazione risulterà di estrema importanza per il recepimento dei correttivi che si chiederanno in quanto dimostra la contraddittorietà e la illogicità delle scelte sanitarie attuate sul territorio in grave violazione dei principi di territorialità e continuità assistenziale.
Soprattutto, evidenzia, ove ve ne fosse bisogno, le problematiche sanitarie e le criticità esistenti che scelte estemporanee hanno determinato a danno del comprensorio ospedaliero orientale, che il Comune di Manduria ha finanche denominato fatte “nottetempo”.
Alla luce delle informazioni raccolte, si contesta decisamente l'esito dei flussi informativi inoltrati dall'Asl, che non ha chiarito quale sia stato il percorso decisionale e le modalità che hanno determinato il flusso informativo che, ritenendosi non corretto, ha dato una fotografia distorta delle esigenze sanitarie del territorio, penalizzandolo.
L’associazione Dai, unitamente a tutti i sindaci che hanno sottoscritto il documento e al comitato pro-Gianuzzi, auspicano che la Commissione sulla base di queste informazioni/denuncia, che ha il dovere/onere di verificare, dia quei correttivi che circa 100.000 cittadini, così rappresentati dal documento inoltrato dall’associazione DAI e sottoscritto dai sindaci, chiedono e attendono.
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