Il giornalista di “Un giorno da pecora”, noto per le sue interviste irriverenti e provocatorie, scrive il libro con l’intento di togliere il velo a tutti gli oroscopi sempre positivi, realizzati solo per compiacere il lettore
“Perché gli oroscopi sono stupendi ma la vita fa schifo?” Lo spiega il giornalista Claudio Sabelli Fioretti nel suo ultimo libro, “Stelle bastarde”, pubblicato dalla casa editrice Chiarelettere e presentato a Taranto nei giorni scorsi.
L’evento si è svolto al Palafiom ed è stato organizzatodal Presidio del libro di Taranto Rosa Pristina, dalla Libreria Gilgamesh e dal Circolo Arci Palacool. Ha dialogato con l’autore il giornalista Leo Spalluto.
Il giornalista di “Un giorno da pecora”, noto per le sue interviste irriverenti e provocatorie, scrive il libro con l’intento di togliere il velo a tutti gli oroscopi sempre positivi, realizzati solo per compiacere il lettore.
Quello di Sabelli Fioretti è un oroscopo originale e dissacrante, realizzato con l’aiuto di un astrologo misterioso, che descrive in modo ironico e senza mezzi termini i difetti e le perversioni di tutti i segni zodiacali, prevedendo il futuro senza l’ipocrisia di voler adulare i lettori e mettendo la verità davanti ai loro occhi.
L’autore, infatti, definisce l’astrologia una scienza esatta ma con risultati pessimi. La colpa, però, non è solo degli astrologi, ma anche dei lettori, che non sanno interrogare le stelle. “Se le stelle dicono la verità, come mai non succede mai niente di quello che dicono le stelle? Perché le stelle vengono interrogate male. E lì c’è il giornalista”.
Sabelli Fioretti ne ha per tutti, persino per il suo stesso segno, l’Ariete. “Fatevene una ragione – afferma – siete così. Qualsiasi cosa vi possa portare a pensare che io abbia sbagliato, dimenticatela”.
L’autore si lancia nella descrizione dei vari profili zodiacali, facendo una distinzione tra uomini e donne appartenenti allo stesso segno, denominandoli appunto l’Ariete e l’Arieta, il Toro e la Tora, e così via, perché le loro caratteristiche possono essere diverse.
“Il Cancro è lunatico – legge dal suo testo – ma di una lunaticità che qualcuno scambia per rincogliomento. Un giorno è pazzo di felicità e il giorno dopo è in depressione. Il Cancro è uno di quei cittadini insopportabili che dicono “a ferragosto Milano – in questo caso Taranto – è bellissima” e costringono tutta la famiglia a stare lì a sudare”.
E ancora: “Il Gemelli è il segno peggiore. Dico solo che Gemelli è Renato Brunetta. Odia le spiegazioni, forse perché a forza di dire bugie non conosce più la verità, perciò dice sempre “ne parliamo domani”. Sembra che fosse un Gemelli il primo uomo beccato dalla moglie nudo a letto con l’amante nuda, il quale disse la celebre frase “cara, non è come sembra”.
Per ogni segno arriva la biografia di un politico, come Bondi e Andreotti. La riflessione divertente sulle stelle, dunque, si rivela il punto di partenza per parlare della situazione attuale, a fronte della sua capillare conoscenza della società contemporanea. Sabelli Fioretti racconta anche aneddoti su uomini politici, come Bondi, Brunetta e Scilipoti.
A proposito dell’ex governo Berlusconi, afferma: “Lo Scorpione – cioè il governo – avrà i suoi casini – le parole non si usano mai a caso. Probabile una caduta stupida che gli procurerà una ferita lieve”. “Tra l’altro – continua – Monti è Pesci, e anche lì c’è già scritto tutto. Passerà periodi orribili. Non sopporterà più nemmeno Porta a Porta e si drogherà con delle dosi massicce di Verissimo”.
A proposito dei politici, Sabelli Fioretti evidenzia alcune coppie strambe di personaggi nati lo stesso giorno, come Bersani e Berlusconi. “Ora, tutti e due cominciano con la “B”, e tutti e due sono leader dei due più grossi partiti. Ma il problema è che, mentre Bersani se ne frega, Berlusconi non è contento di questo, tanto che ha chiesto a Ghedini una riforma dello zodiaco, in modo che lui non possa avere lo stesso segno di Bersani”. Altre strane coppie citate nel libro sono Massimo D’Alema e Adolf Hitler, Francesco Rutelli ed Ernesto Che Guevara, Noemi Letizia e Ludwig Wittgenstein, Ignazio La Russa e Nelson Mandela.
E per quanto riguarda la reazione dei lettori? “Quelli che ci credono sono quelli che ne sanno più di te, e quindi dicono “ma non è vero, io non son mica così”, e allora io rispondo “ma chi cazzo sei tu che credi di saperne di più delle stelle, tu credi di essere così, tu hai un’immagine di te, ma questa è la cosa peggiore del tuo segno, perché sei presuntuoso”. Nessuno sa veramente chi è. Poi, invece, ci sono quelli che non ci credono, e ci ridono su. Ma la prima reazione è sempre “Ma chi è questo qui che rompe, che crede di saperne, io sono già andato dal mago, ecc.”. Se i maghi in Italia sono tanti e vivono bene, vuol dire che la gente va da loro. In questo il mio libro è salvifico. Cominci un percorso di introspezione che ti può portare anche a guarire”.
Sabellli Fioretti chiede ai presenti se vogliono essere analizzati, ma non ammette repliche. “L’Acquaria è magra, veste colorato e gira in motorino. E’ piena di interessi, di potenzialità e di debiti. Brillante, allegra e disinvolta, in pratica una sgarzolina che piace molto agli uomini, insopportabile con le donne. L’Acquario – continua – ha dato i natali a Mastella e a una coppia stranissima: James Joyce e Ciriaco De Mita. È perfetto perché nessuno ha mai capito un cazzo né di Joyce né di De Mita”.
E poi, ancora: “Il Toro è tirchio, pensa solo a guadagnare, spende cifre incredibili al superenalotto cercando di diventare ricco. In amore punta in alto. È fedele, ma solo perché il tradimento è poco programmabile. Tradisce solo con una donna che abbia lo stesso nome della tua fidanzata, per non fare casini. La coppia Toro-Tora è di una noia mortale. Vuoi uscire caro? No, vero? No, stiamo tanto bene a casa! A volte gli amici chiamano i pompieri perché non li vedono per mesi. Perché la Tora è una precisina. Tora, per esempio, è la Fornero”.
“Il Leone – infine – è prepotente e autoritario, vuole essere quello che comanda, ma è insopportabile. Parla sempre e non ascolta, alla fine risulta antipatico. Giudica un pirla chi lo abbandona perché esce dal fascio di luce ed entra nel cono d’ombra. Ma tutto quello che viene sopportato nell’uomo Leone, viene considerato odioso nella donna. Perciò si può tranquillamente sostenere che la Leona è una stronza. Di un uomo prepotente si dice che ha carattere, di una donna prepotente si dice che è arrogante e dispotica”.
Una lettura, dunque, piacevole e divertente, ma che al tempo stesso fornisce molti spunti di riflessione, sia su noi stessi, sia sulla società in cui viviamo.
Rosa Cambara