domenica 08 settembre 2024


23/05/2009 08:26:55 - Avetrana - Politica

«Non sono stati rispettati i patti: perché non è stato candidato un avetranese?»

 
«Ho lasciato l’Udc perché deluso dal mancato rispetto degli impegni assunti negli ultimi mesi».
Giuseppe Todisco, presidente del Consiglio Comunale di Avetrana e oggi candidato alla Provincia con il Movimento per le Autonomie, esprime, in una lettera inviata al commissario provinciale dell’Udc, Antonio Scalera, e al segretario cittadino dell'Udc, Rocco De Marco, “il profondo rammarico e la cocente delusione” per gli avvenimenti che si sono succeduti nelle ultime settimane in ordine alla sua promessa candidatura alle Provinciali con l’Udc nel collegio Manduria-Avetrana.
«Ancora una volta si manifesta lo scarso rispetto e la non adeguata considerazione per una sezione che ha dato tanto, con vero spirito di servizio, al partito» sostiene Todisco. «L’episodio della promessa e poi mancata candidatura di un rappresentante della sezione di Avetrana in seno alle liste dell’Udc è un ulteriore segnale di quella mancanza di rispetto verso la periferia del partito e soprattutto verso quelle aggregazioni che nel recente passato hanno ottenuto ottimi risultati elettorali».
Poiché l’elettorato delle sezioni manduriane (circa 11.600 elettori) è circa il doppio di quello delle sezioni di Avetrana del collegio (circa 6.200 elettori), l’Udc ha preferito candidare, evidentemente, un esponente di Manduria.
«Se così fosse» afferma Giuseppe Todisco, «Avetrana non potrebbe mai avere una rappresentanza all'interno del Consiglio Provinciale. Invece sarebbe stato giusto che l’Udc avesse dato spazio anche ai candidati di Avretrana, nel solco del progetto politico, ampiamente condiviso con il commissario provinciale Scalera, di rinnovare l’immagine del partito con l'inserimento di personalità giovani, dinamiche e di sicura appartenenza ideale al partito, all'interno del quale ho sempre militato. Contesto quindi in maniera forte e decisa il “modus operandi” adottato dalla segreteria provinciale tarantina, che rinnega il progetto politico di rinnovamento delle rappresentanze istituzionali, piegando la propria attività a mere operazioni di aritmetica elettorale, che spero risultino corrette».
Ecco dunque spiegata la decisione di candidarsi con un altro partito.
«Premettendo che restano intatte la stima e l’affetto che mi legano al commissario Scalera, nonché agli amici dell’Udc di Avetrana, oltre che di Manduria, ho deciso di candidarmi con il MpA anche per poter consentire all’Amministrazione di Avetrana di avere un proprio rappresentante in lizza alle Provinciali. E’ giusto che ci sia un avetranese in lista per evitare che accada nuovamente che candidati di altri paesi arrivino ad Avetrana per prendere i voti e per poi sparire per 5 anni. Salvo ritornare ancora a richiedere voti... Perché l’MpA? Sostengo che la scelta dell’Udc di allearsi da una parte con il Pd, dall’altra con il PdL e dall’altra ancora di costituire il terzo polo, stia confondendo l’elettorato. Io ho fatto una scelta chiara: ho lasciato l’Udc per entrare a far parte del PdL. Riflessi nella coalizione di Avetrana? Nessuna: la maggioranza è stata eletta con un’unica lista. Quindi restiamo compatti».










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