La sedicenne ha subito cinque interventi chirurgici in sette settimane
Veronica Capodieci è uscita dal Centro ustioni di Pisa, ha guardato il viale alberato davanti a sè e ha esclamato: «Che bello!», capendo forse come mai prima d'ora in questi drammatici 50 giorni di essere tornata alla vita, come se fosse nata un'altra volta.
«È questa la frase che più mi ha colpito di lei - ha raccontato Antonio Di Lonardo, direttore del Centro ustioni dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana - perchè dimostra la consapevolezza di questa giovane di fronte alla tragedia che ha vissuto».
La sedicenne ha subito cinque interventi chirurgici in sette settimane e ora ha lasciato l’ospedale di Pisa dove era ricoverata dal 24 maggio scorso. Quasi due mesi dove è stata coccolata da medici e infermieri e protetta e supportata dalla famiglia, che anche oggi ha scelto il silenzio: «Siamo insieme alla ragazza e non vogliamo commentare nulla - ha detto il padre - ma vogliamo solo che stia bene».
Ma la famiglia Capodieci resterà a Pisa ancora per un pò, ospitata in appartamento da amici vecchi e nuovi: «Intorno a loro - ha spiegato il medico - si è creato un cerchio di solidarietà fatto di persone che si sono messe a disposizione per aiutarli in questo cammino complesso».
Veronica dovrà fare alcune medicazioni ambulatoriali sulle ferite, poi il 23 luglio sarà ricoverata al centro riabilitativo delle Terme di Casciana per affrontare un ciclo di cure fisioterapiche.
«Però sta bene - ha assicurato Di Lonardo - deve solo recuperare le forze e imparare a convivere con le cicatrici che le rimarranno addosso. Soprattutto quelle psicologiche. Il suo splendido viso di ragazza è indenne e le ferite agli arti inferiori guariranno completamente. Ma ha rischiato di morire e subito un trauma gravissimo. Deve imparare a conviverci per poterlo superare completamente».
Veronica ha visto in Tv il volto dell’attentatore, ha seguito i notiziari e le cronache di quella follia.