Prosegue il dibattito nel PdL poi il documento dei cinque sindaci del versante orientale della provincia
«Finalmente qualcosa nel PdL comincia a muoversi».
Anche il consigliere regionale tarantino Arnaldo Sala apprezza il contenuto dell’intervento dei cinque sindaci del PdL di altrettanti centri del versante orientale della provincia.
«L’intervento di questi cinque sindaci, ai quali mi lega un fraterno sentimento di amicizia e con i quali condivido l’immutato affetto per la figura dell’onorevole Pietro Franzoso che proprio nella loro zona era nato ed era cresciuto politicamente, è fondamentale per il PdL jonico» sostiene Sala. «Condivido con loro la necessità che una riorganizzazione e un rilancio del PdL non possano che avvenire mediante un radicale cambiamento dei modi e delle figure che negli ultimi anni hanno gestito il partito, portandolo a subire le più umilianti sconfitte patite dal centrodestra jonico.
Già all’indomani della sconfitta elettorale al Comune di Taranto e di Martina Franca, avevo fatto pubblicamente “mea culpa”, individuando il principale motivo della debacle elettorale nel modo in cui era stato gestito il PdL, con tutti gli incarichi e le responsabilità assegnati ai tre consiglieri regionali che rappresentano l’anima di questo partito. Coerentemente avevo annunciato la mia indisponibilità a ricoprire cariche di partito, preferendo dedicarmi esclusivamente al mio impegno di consigliere regionale.
Questa mia analisi è la stessa espressa dai cinque sindaci: anche costoro, infatti, chiedono esplicitamente che le cariche di partito, a tutti i livelli, non siano appannaggio di chi già ricopre cariche amministrative; anche secondo loro, infatti, se uno fa il consigliere regionale è giusto che si impegni al massimo in questo senso, lasciando a chi ha maggiore disponibilità di tempo l’impegnativo compito, in ogni singola realtà, di rilanciare il PdL».
Il prossimo passo, pertanto, sarebbero i congressi cittadini.
«Anche secondo me il rinnovamento non può che passare, come giustamente sottolineato dai cinque sindaci, da una rapida indizione dei congressi cittadini del PdL, per dare un nuovo e forte segnale di vitalità a iscritti e simpatizzanti. Con loro auspico che i congressi vengano celebrati in ogni singola realtà, in particolare evitando possibilmente il ricorso alla figura di un commissario che verrebbe vista dai più come una “imposizione dall’alto”.
Ribadisco la mia assoluta indisponibilità a ricoprire, finchè sarò consigliere regionale, incarichi di partito a qualsiasi livello, anche e soprattutto di commissario: è il mio personale contributo alla riorganizzazione e al rinnovamento del PdL jonico, cosa che ha già fatto anche l’amico senatore Lino Nessa, dimettendosi da segretario cittadino del PdL a Martina Franca.
L’intervento dei cinque sindaci rappresenta un importante contributo alla riorganizzazione del PdL jonico che, provenendo da così qualificati esponenti, non può rimanere inascoltato da chi ha responsabilità nel partito».