Dall’ex coordinatore locale Emiliano Pacifico una frecciata al segretario provinciale Francesco Parisi
«Le dichiarazioni del segretario provinciale del PD, con le quali si esprime rassegnazione per ciò che è accaduto nella nostra città in merito alla brutta vicenda del punto nascita presso l’ospedale di Manduria, sono dettate da una logica di ribasso e mortificano la nostra città».
All’interno del Pd jonico, si sviluppa il dibattito a distanza. Dopo l’intervento del consigliere di Avetrana Emanuele Micelli, ecco quello dell’ex coordinatore del Pd manduriano, Emiliano Pacifico.
«C’è ancora un’intera comunità, infatti, che continua a difendere, nonostante la colpevole e ingiustificata rassegnazione del PD provinciale, le ragioni di un territorio maltrattato da una classe dirigente scollegata dalle esigenze dei cittadini» sostiene Pacifico. «La brutta vicenda che si è consumata ai danni dell’ospedale di Manduria avrebbe meritato l’apertura di un dibattito all’interno degli organismi dirigenti provinciali del PD, in modo da fare chiarezza su quanto accaduto. Invece, la totale assenza di democrazia all’interno del PD tarantino consente a pochi eletti di assumere decisioni e determinazioni che, molto spesso, contrastano con le reali esigenze dei territori e danneggiano, di conseguenza, i diritti fondamentali dei cittadini come quello alla salute. Avremmo gradito che il partito provinciale, nonché il segretario che ne è a capo, attraverso un dibattito serio e soprattutto franco, a seguito di quanto accaduto, avesse aperto almeno una fase di chiarimento sulle modalità di scelta e dislocazione dei punti nascita e non solo sul progetto di servizio sanitario che si vuole costruire in provincia di Taranto.
Tutto questo non è accaduto, e ciò che doveva essere preservato, vale a dire il diritto alla salute e lo spirito democratico che dovrebbe contraddistinguere il partito, ha lasciato il posto a criteri di “potere politico”».
La parte conclusiva dell’intervento di Pacifico critiche sferzanti all’indirizzo del suo ex partito.
«La buona politica che riecheggia negli slogan del partito non ha alcun riscontro con l’azione dello stesso, anche perchè il segretario provinciale è incapace, addirittura, di convocare gli organismi provinciali per dare, almeno, un senso al suo mandato politico e porre in essere, nella sua e nostra provincia, idee sulla sanità, sullo sviluppo e sulla crescita. Come pensa il segretario provinciale, attuale commissario del PD di Manduria, di rilanciare la sanità manduriana e provinciale alla luce dei tagli che il governo Monti applicherà su tale servizio? Manduria ha pagato da sola e continuerà a pagare se il PD provinciale non acquisisce la giusta autorevolezza anche nei confronti degli amici di Grottaglie, che continuano ad offendere la nostra comunità, che ogni giorno si fa carico anche dei suoi problemi ambientali.
Ci si rende conto che il posizionamento di pochi eletti nei centri di potere, vale di più della buona politica che il PD della provincia di Taranto richiama negli slogan, senza sforzarsi minimamente di praticarla».