Spagnolo: «Stiamo verificando in che misura la maggioranza intende aprirsi ad un confronto sulle questioni poste dalle minoranze»
«Il Partito Democratico si appresta comunque a fare le sue proposte finalizzandole ad obiettivi di democrazia, efficacia ed azzeramento dei costi per il funzionamento degli organi istituzionali».
Il capogruppo del Pd, Mimmo Spagnolo, illustra la posizione del proprio partito sulla nomina delle Commissioni consiliari.
«Il dibattito intervenuto nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale sulla costituzione delle Commissioni consiliari permanenti ha sollevato aspetti di dubbia regolarità in ordine alla procedura di ripartizione dei componenti» sostiene Spagnolo. «In modo particolare il punto di maggiore criticità è apparso quello della non osservanza del criterio proporzionale sancito nel Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale. La ripartizione proposta fa si che ogni gruppo, qualunque sia il numero di consiglieri attribuiti dal responso elettorale, abbia un solo rappresentante in seno alle suddette Commissioni».
Spagnolo entra nel merito di queste criticità.
«Sono state evidenziate diverse incongruenze, che in assenza di una adeguata riforma del dettato normativo rischierebbero di inficiare la regolarità dei processi deliberativi e persino determinarne il blocco nell’ipotesi di costituzione di nuovi gruppi consiliari. Tali osservazioni, sottoposte in maniera concorde dai tre gruppi della minoranza, sono state accolte dal Consiglio Comunale nella sua interezza e hanno prodotto il sostanziale impegno alla rilettura delle norme del Regolamento, la cui validità viene messa in discussione oggi dall’intervenuto mutamento della legge elettorale e dalla riduzione dei consiglieri comunali.
Nel corso della prima adunanza delle Commissioni, svoltasi per la nomina dei rispettivi presidenti, sono state riproposte le medesime osservazioni; la contestuale richiesta di riformarne il Regolamento e le relative procedure è stata largamente accolta dai Consiglieri presenti.
Con la designazione nelle Commissioni di due suoi componenti, il gruppo del Partito Democratico ha dimostrato di non voler essere di ostacolo al percorso di disamina dei provvedimenti di natura contabile (rendiconto finanziario 2011 e bilancio di previsione) che l’Amministrazione Iaia ha dichiarato di voler sottoporre alla competente Commissione prima e al Consiglio Comunale poi. In Consiglio è stata prospettata dal sindaco una esigenza dettata da tempi molto ristretti e noi abbiamo risposto con un comportamento responsabile che consente oggi di avere organismi pienamente operativi. Alternativamente i tre gruppi di minoranza avrebbero potuto, avendo peraltro invocato l’art. 55 sulla questione pregiudiziale, abbandonare l’aula e quindi la trattazione dell’argomento, determinando di fatto una situazione di stallo amministrativo.
Abbiamo in definitiva ritenuto, alla luce delle criticità emerse, di non poter assumere la paternità delle stesse Commissioni astenendoci dall’indicare candidature del PD per la nomina dei presidenti. Questo ci consentirà di verificare in che misura la maggioranza intende aprirsi ad un confronto sulle questioni poste dalle minoranze. Il Partito Democratico si appresta comunque a fare le sue proposte finalizzandole ad obiettivi di democrazia, efficacia ed azzeramento dei costi per il funzionamento degli organi istituzionali”».