La proposta è di organizzarla prima del 27 luglio, giorno dell’aggiudicazione della gara d’appalto
«Una nuova mobilitazione popolare contro lo scarico a mare del depuratore».
Trascorrono i giorni e la data dell’aggiudicazione della gara d’appalto per la costruzione del depuratore consortile di Manduria e Sava si avvicina senza alcuna novità di rilievo. Il coordinatore manduriano dell’Italia dei Valori, Arcangelo Durante, propone, allora, una nuova mobilitazione a San Pietro in Bevagna prima del 27 luglio, data dell’apertura delle buste, o proprio nello stesso giorno.
«L’Italia dei Valori di Manduria ha sostenuto dal primo momento tutte le iniziative messe in campo dal comitato “No scarico a Mare” » ricorda Durante in premessa, facendo riferimento a tutte le iniziative messe in campo nell’ultimo anno. «Devo prendere atto che la Regione Puglia, e in particolare l’assessore Amati, è riuscita a raggirare comitati di protesta e sindaci nel corso dei vari incontri istituzionali.
Dopo aver chiesto, infatti, studi e progetti alternativi allo scarico a mare dei reflui depurati e dopo che i Comuni e i comitati li hanno presentati, non ha mai fatto un passo indietro. Ormai è chiaro: manca la volontà politica di modificare il progetto. La conferma viene dal fatto che, dopo un anno di meritevoli iniziative e incontri, il 27 luglio prossimo verrà assegnato l’appalto per la costruzione del depuratore, decretando così, un danno ambientale insanabile per il nostro mare e per la nostra economia».
Come muoversi allora?
«L’Italia dei Valori, pur apprezzando le singole iniziative degli ultimi giorni (come quello dell’Amministrazione di Avetrana e delle associazioni ambientaliste di verificare se ci sono margini legali per chiedere una diversa ubicazione dell’impianto o quella dei Verdi di trasmettere una mail direttamente alla segreteria di Vendola per chiedere di eliminare dal progetto del depuratore lo scarico a mare), rimane molto pessimista sui risultati che si potrebbero raggiungere» è l’opinione di Durante. «Pertanto, l’Italia dei Valori ritiene che l’unica iniziativa da intraprendere è quella di organizzare e ripetere una grande mobilitazione tra Specchiarica e S.Pietro in Bevagna, possibilmente prima del 27 luglio o al limite stesso giorno, che veda in primis la partecipazione dei sindaci e delle rispettive comunità, con il coinvolgimento dei residenti e bagnanti che usufruiscono della fascia costiera, al momento ancora pulita. Ciò per dare massima visibilità mediatica all’iniziativa e per mandare un messaggio concreto a Vendola di determinazione della popolazione di difesa del nostro mare e del nostro territorio, chiedendo ancora una volta la “moratoria” ».