Secondo Mantovano c’è il rischio di infiltrazioni dei No Tav
Un decreto per una deroga temporanea di vecchie disposizioni di legge che consenta all’Ilva di mettersi rapidamente in regola, in modo che la magistratura possa “senza forzature” rivedere il provvedimento cautelare di sequestro.
Questa la proposta avanzata dall’on. Alfredo Mantovano (Pdl), e condivisa dai parlamentari pugliesi, che il
ministro Clini illustrerà domani in Cdm.
''Il problema principale ora - dice Mantovano - e' non perdere tempo. La magistratura ha mostrato consapevolezza e buon senso. E' necessario studiare un accorgimento giuridico che permetta all'Ilva di adeguare gli impianti alle prescrizioni di legge prima che diventi pienamente esecutivo il sequestro degli
impianti''.
Secondo Mantovano ''si tratta di fare presto garantendo equilibrio tra le esigenze di tutti''.
E mentre si dice soddisfatto dell’impegno assunto dal ministro Clini, Mantovano esprime preoccupazione per gli scontri di questa mattina alla manifestazione sindacale a Taranto.
''Dobbiamo tenere alta la guardia contro infiltrazioni di realta' estranee'', dice. ''Operai e sindacalisti puntano alla salvaguardia dei posti di lavoro ma - spiega Mantovano - insieme alla autorità di sicurezza devono far fronte e isolare i tentativi di inserirsi nella protesta da parte di frange estremiste dei No Tav che, al grido 'portare la valle in citta'', si sono già fatti notare a Taranto''. ''Sarebbe grave - conclude - riuscissero a mandare in rovina rivendicazioni giuste''.