Particolarmente interessante il concerto del “Cabala Jazz Trio”
Presso l’Anfiteatro Comunale di San Giorgio Jonico, si è tenuta la seconda edizione di: “Tracce di Notte – Borderline”. Questo evento (in scena dal 25 al 27 Agosto) si è realizzato grazie a Radio Popolare Salento, in collaborazione con Puglia Sounds. Sabato 25 Agosto, si sono esibiti i Crifiu, importante band salentina che all’interno del suo repertorio fonde Rock, Elettronica, World Music. Domenica 26 Agosto è stata la volta del “Cabala Jazz Trio”, composto da Michele Carrabba (Sax Soprano e Tenore), Marco Bardoscia (Contrabbasso), Enzo Lanzo (Batteria).
Mentre nella serata conclusiva si è assistito alle “Polifonie Vocali a Cappella” delle Faraualla, quartetto femminile della Murgia pugliese. Da sottolineare, però, il concerto del “Cabala Jazz Trio”, che ha proposto un repertorio di composizioni originali, insieme ad alcuni standards di Monk, Coltrane, Ellington ed altri ancora. Questo trio ha ben impressionato, sin da subito, per il forte interplay tra i musicisti.
Michele Carrabba (Sax Tenore e Soprano), specialmente con il Sax Tenore, si è reso protagonisti di soli notevoli, sia sotto l’aspetto della fluidità del fraseggio, ma soprattutto ha dimostrato di possedere un suono molto grosso, pieno e corposo, facilmente constatabile quando, sovente, ha ricercato i registri bassi.
Marco Bardoscia (Contrabbasso), ha messo in bella mostra tutto il suo estro e la sua spiccata personalità artistica, sia nel sostenere i soli di Carrabba, ma anche nelle sue improvvisazioni, alquanto originali e mai scontate, in cui talvolta ha utilizzato l’arco con grande disinvoltura. A sprazzi assai percussivo sul contrabbasso, ma senza mai essere invadente.
Enzo Lanzo (Batteria), una vera e propria sicurezza dal punto di vista ritmico. Con quel suo drumming penetrante, ha sempre accompagnato eccellentemente i soli di Carrabba e Bardoscia. Creativo e non banale nei suoi spart four, dove ha inoltre sciorinato tutta la padronanza e la profonda conoscenza del suo strumento.
Pregevole nel Latin Jazz, così come nel lanciare uno swing sempre incalzante e piacevole. Pertanto, tirando le conclusioni finali, si può dire che questo Festival è stato molto apprezzabile anche perché ha offerto al pubblico differenti generi musicali, probabilmente in modo tale da raccogliere un bacino d’utenza più consistente. Però, senza nulla togliere agli altri artisti che hanno preso parte a questa rassegna, il “Cabala Jazz Trio” ha brillato in modo particolare.
Stefano Dentice