sabato 23 novembre 2024


29/08/2012 08:20:00 - Manduria - Politica

Le repliche durissime degli ambientalisti e poi, in tarda mattinata, la smentita della testata on line

 
«A Manduria c’è la peggiore classe politica che si conosca; non solo, c’è anche una sintesi fra ambientalisti e criminalità organizzata».
E’ un passaggio di un’intervista rilasciata dal governatore Nichi Vendola ad un giornale on line pugliese. Un’accusa durissima, che sarebbe stata formulata mentre cresce la protesta contro lo scarico a mare del depuratore. Protesta che inizia a coinvolgere testimonial di fama nazionale (Romina Power, Al Bano) e che, pertanto, inizia ad attrarre l’interesse anche di tutti i mass media italiani. Protesta che, dunque, si allarga sempre più a macchia d’olio, infastidendo, probabilmente, chi ha sempre ignorato le legittime istanze di decine di migliaia di abitanti e di diversi Consigli Comunali che li rappresentano politicamente e che hanno espresso attraverso delle delibere la propria opposizione al progetto della Regione Puglia.
Il “j’accuse”, sin dalla tarda serata di lunedì, ha suscitato vibrate proteste sia fra le associazioni ambientaliste, sia fra i comuni cittadini, che, attraverso i blog e i social network, non hanno risparmiato critiche al governatore Vendola.
Già nella tarda mattinata di ieri, c’è stata una conferenza stampa convocata dai Verdi, alla quale hanno partecipato anche l’attivista del Wwf Francesco Di Lauro (che però rappresentava, in attesa di una presa di posizione ufficiale del Wwf regionale e nazionale, come rappresentante dell’associazione “Azzurro Ionio”) e alcuni ambientalisti di Avetrana.
Poco prima delle 13 il caso è sembrato sgonfiarsi. Il direttore della testata “Giornale di Puglia”, Vito Ferri, ha diffuso una smentita.
«La presunta dichiarazione del presidente Vendola “A Manduria c'è la peggiore classe politica che si conosca, non solo, ma c’è anche una sintesi tra ambientalisti e criminalità organizzata" non corrisponde alle reali dichiarazioni rese dal Presidente Vendola al nostro collega Greco. Pertanto ce ne scusiamo con il diretto interessato e con i lettori».
Basterà questa smentita a far placare gli animi?










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