Francesco Di Lauro: «L’episodio ci ha illuminato: ora sappiamo quali … reflui gettare in mare»
«Il governatore Vendola non è nuovo a “scivolate” di questo tipo. Ha già definito gli ambientalisti di Taranto “fondamentalisti” e “avvoltoi” perché “colpevoli” di sostenere tesi che poi sono state abbracciate anche dalla Magistratura. Ora associa gli ambientalisti di Manduria alla criminalità organizzata: ci auguriamo che conosca i nomi degli ambientalisti collusi (sempre che esistano) e che li comunichi sia alla Magistratura, sia all’opinione pubblica».
Nella mattinata di ieri gli ambientalisti di Manduria non hanno esitato a replicare, con fermezza, alla frase che un giornale on line pugliese aveva attribuito al governatore Vendola. Nel corso di una conferenza stampa il coordinatore provinciale dei Verdi, Gregorio Mariggiò, ha espresso la posizione del proprio partito.
«Siamo scioccati dalle frasi attribuite a Vendola. In quanto Verdi, in prima fila nel movimento ambientalista, ci sentiamo direttamente chiamati in causa da questa affermazione: non possiamo certo lasciare che i lettori del giornale e tutti i cittadini pugliesi rimangano con l’impressione che qualcosa di losco si nasconda dietro la nostra opposizione alla realizzazione del depuratore consortile. I casi sono due: o il presidente Vendola non sa ancora una volta di che cosa sta parlando, oppure conosce fatti e persone di cui tutti noi, partiti e comitati, ignoriamo l’esistenza. In questo caso, gli chiediamo fermamente di esplicitare il senso delle sue parole e di citare fatti e persone in modo circostanziato e con nome e cognome, affinchè queste persone, se si nascondono tra noi, possano essere isolate».
Il segretario di Manduria dei Verdi, Michele Matino, si è soffermato invece su un’altra frase attribuita a Vendola: i cittadini di Manduria potrebbero vedersi vietare la balneazione nelle acque del proprio mare dalla Regione Puglia.
«Così come è stata impostata, quella frase ha il sapore dell’intimidazione e del ricatto» ha affermato Matino. «Al governatore Vendola dico che, allo stato attuale, il nostro mare è perfettamente balneabile, come testimoniano i risultati delle analisi eseguite da Goletta Verde e dall’associazione “Grande Salento”. Non accettiamo, quindi, nessuna minaccia. Anzi, ci auguriamo che Vendola riveda questa sua posizione».
Alla conferenza stampa si è registrata la presenza di attivisti di Avetrana del comitato contro lo scarico a mare, giunti a Manduria per esternare la solidarietà agli ambientalisti.
«A questo punto il re è nudo ed è anche indecente» ha affermato Francesco Di Lauro, presidente dell’associazione “Azzurro Ionio”. «Io, nella mia lunga attività a difesa dell’ambiente, ho subito la frattura del setto nasale con una testata, l’incendio di una mia auto e quattro colpi di pistola, che per fortuna non mi hanno centrato. Ho anche ricevuto, per un certo periodo, la scorta. Come posso, allora, sentirmi accusato di essere colluso alla mafia proprio da chi, invece, ha in corso un rinvio a giudizio? Non accetto le accuse gratuite di Vendola e annuncio di riservarmi la possibilità di querelare per diffamazione il governatore. Comunque l’episodio ci ha illuminato: ora sappiamo quali … reflui gettare in mare».