“Se Vendola conosce i nomi, li faccia”
Intervistato dal Giornale di Puglia in occasione della Notte della Taranta, Vendola fa tre gravi affermazioni, rispetto alle quali non è possibile rimanere in silenzio.
La prima riguarda la qualità delle acque del nostro mare. Dimostrando di essere quanto meno poco informato, il Governatore crede e fa credere ai lettori del giornale, pur senza dirlo esplicitamente, che il nostro mare è fortemente inquinato e che noi tutti, Manduriani e cittadini dei paesi limitrofi, facciamo il bagno nei liquami di fogna, tanto che lungo il nostro litorale dovrebbe essere proibita la balneazione. Ebbene questa affermazione viene smentita dai fatti, cioè dalle analisi compiute dalla Goletta Verde, che a loro volta confermano i rilievi compiuti dall’ARPA, secondo cui i dati relativi alle nostre acque (i prelievi sono stati fatti proprio in corrispondenza del sito in cui dovrebbe essere ubicata la condotta di scarico del depuratore) sono perfettamente entro la norma. Al contrario risulta che fortemente inquinate sono le acque in corrispondenza di un gran numero di depuratori, lungo tutte le coste della Puglia, a cominciare da quello di Fasano. Sulla base di quale motivazione dovrebbe dunque essere vietata la balneazione?
A meno che, ma non vogliamo crederlo, questa affermazione del Governatore non voglia assumere l’aspetto di una velata minaccia: smettetela di opporvi, altrimenti vi impedirò di fare il bagno. Se così fosse , sarebbe grave per un campione della democrazia, che non manca di far avere il suo appoggio alle popolazioni della Val di Susa in lotta contro la TAV, impostare i suoi rapporti con i cittadini sulla base del principio disobbedienza-punizione, più adatto ad un despota del XVIII secolo.
La seconda affermazione riguarda l’intera classe politica manduriana, definita la peggiore che esista. Anche a voler tralasciare la gratuità e l’offesa del commento , che lascia il tempo che trova, e che comunque non fa progredire di un passo verso la soluzione del problema ,il Governatore forse ignora che ha di fronte la civile protesta, non solo degli amministratori, ma di decine di migliaia di cittadini che lo hanno direttamente eletto alla carica che ricopre e rispetto ai quali dovrebbe sentirsi altrettanto direttamente responsabile delle scelte che vengono compiute, in un rapporto di ascolto e interlocuzione e non attraverso dei “dictat”. Con questi cittadini, in campagna elettorale, nel corso del comizio presso il Cinema Ideal, e all’inaugurazione della Fiera Pessima 2011, Il Presidente Vendola si impegnò, senza se e senza ma, ad evitare lo scarico in mare. Dopo di che , nonostante la petizione corredata da migliaia di firme, non si è più degnato di ascoltarci. Dobbiamo credere che ciò che si dice in campagna elettorale non vale poi, una volta eletti?
Infine la terza e più grave affermazione: che vi sia una sintesi tra gli ambientalisti e la criminalità organizzata. Poiché , in quanto Verdi, in prima fila nel movimento ambientalista, ci sentiamo direttamente chiamati in causa da questa affermazione, non possiamo certo lasciare che i lettori del giornale e tutti i cittadini pugliesi rimangano con l’impressione che qualcosa di losco si nasconda dietro la nostra opposizione alla realizzazione del depuratore consortile. I casi sono due: o il Presidente Vendola non sa ancora una volta di che cosa sta parlando, oppure conosce fatti e persone di cui tutti noi, Partiti e Comitati, ignoriamo l’esistenza. In questo caso, gli chiediamo fermamente di esplicitare il senso delle sue parole e di citare fatti e persone in modo circostanziato e con nome e cognome, affinchè queste persone, se si nascondono tra noi, possano essere isolate. Se ciò non avverrà, saremo costretti a difendere la nostra onorabilità in altri modi. Sommessamente ricordiamo al Presidente Vendola che, generalmente, la criminalità organizzata si nasconde dietro la realizzazione delle grandi opere (come dietro la gestione dei rifiuti) e non tra chi quelle opere le contesta.
La prima riguarda la qualità delle acque del nostro mare. Dimostrando di essere quanto meno poco informato, il Governatore crede e fa credere ai lettori del giornale, pur senza dirlo esplicitamente, che il nostro mare è fortemente inquinato e che noi tutti, Manduriani e cittadini dei paesi limitrofi, facciamo il bagno nei liquami di fogna, tanto che lungo il nostro litorale dovrebbe essere proibita la balneazione. Ebbene questa affermazione viene smentita dai fatti, cioè dalle analisi compiute dalla Goletta Verde, che a loro volta confermano i rilievi compiuti dall’ARPA, secondo cui i dati relativi alle nostre acque (i prelievi sono stati fatti proprio in corrispondenza del sito in cui dovrebbe essere ubicata la condotta di scarico del depuratore) sono perfettamente entro la norma. Al contrario risulta che fortemente inquinate sono le acque in corrispondenza di un gran numero di depuratori, lungo tutte le coste della Puglia, a cominciare da quello di Fasano. Sulla base di quale motivazione dovrebbe dunque essere vietata la balneazione?
A meno che, ma non vogliamo crederlo, questa affermazione del Governatore non voglia assumere l’aspetto di una velata minaccia: smettetela di opporvi, altrimenti vi impedirò di fare il bagno. Se così fosse , sarebbe grave per un campione della democrazia, che non manca di far avere il suo appoggio alle popolazioni della Val di Susa in lotta contro la TAV, impostare i suoi rapporti con i cittadini sulla base del principio disobbedienza-punizione, più adatto ad un despota del XVIII secolo.
La seconda affermazione riguarda l’intera classe politica manduriana, definita la peggiore che esista. Anche a voler tralasciare la gratuità e l’offesa del commento , che lascia il tempo che trova, e che comunque non fa progredire di un passo verso la soluzione del problema ,il Governatore forse ignora che ha di fronte la civile protesta, non solo degli amministratori, ma di decine di migliaia di cittadini che lo hanno direttamente eletto alla carica che ricopre e rispetto ai quali dovrebbe sentirsi altrettanto direttamente responsabile delle scelte che vengono compiute, in un rapporto di ascolto e interlocuzione e non attraverso dei “dictat”. Con questi cittadini, in campagna elettorale, nel corso del comizio presso il Cinema Ideal, e all’inaugurazione della Fiera Pessima 2011, Il Presidente Vendola si impegnò, senza se e senza ma, ad evitare lo scarico in mare. Dopo di che , nonostante la petizione corredata da migliaia di firme, non si è più degnato di ascoltarci. Dobbiamo credere che ciò che si dice in campagna elettorale non vale poi, una volta eletti?
Infine la terza e più grave affermazione: che vi sia una sintesi tra gli ambientalisti e la criminalità organizzata. Poiché , in quanto Verdi, in prima fila nel movimento ambientalista, ci sentiamo direttamente chiamati in causa da questa affermazione, non possiamo certo lasciare che i lettori del giornale e tutti i cittadini pugliesi rimangano con l’impressione che qualcosa di losco si nasconda dietro la nostra opposizione alla realizzazione del depuratore consortile. I casi sono due: o il Presidente Vendola non sa ancora una volta di che cosa sta parlando, oppure conosce fatti e persone di cui tutti noi, Partiti e Comitati, ignoriamo l’esistenza. In questo caso, gli chiediamo fermamente di esplicitare il senso delle sue parole e di citare fatti e persone in modo circostanziato e con nome e cognome, affinchè queste persone, se si nascondono tra noi, possano essere isolate. Se ciò non avverrà, saremo costretti a difendere la nostra onorabilità in altri modi. Sommessamente ricordiamo al Presidente Vendola che, generalmente, la criminalità organizzata si nasconde dietro la realizzazione delle grandi opere (come dietro la gestione dei rifiuti) e non tra chi quelle opere le contesta.
Federazione Provinciale dei Verdi Ecologisti