Cosma: “Non possiamo non esserne rammaricati, specialmente perchè tale presa di posizione da parte del sindaco Iaia vanifica in qualche modo il lavoro e l’impegno profuso sia dal Fli di Avetrana, che fa parte del comitato cittadino contro lo scarico a mare di Avetrana, sia da Del Prete, presidente di Fli di Manduria”
Il sindaco di Sava Dario Iaia, rappresentante del Fli a livello nazionale, vota un ordine del giorno proposto dal Pd sul depuratore (in cui si esprime sostegno all’assessorato alle Opere Pubbliche), e il Fli di Avetrana, che, insieme a quello di Manduria, da tempo è attivo per evitare lo scarico a mare dei reflui, decide di chiudere la sede del partito sino a data da definirsi.
La vicenda del depuratore consortile continua a generare fratture. Questa volta le polemiche sono sorte all’interno del Fli, a causa delle differenti e contrastanti posizioni assunte dai rappresentanti dei vari comuni.
Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Sava il Pd propone un ordine del giorno sul depuratore.
“Premesso il perdurare della problematica inerente la realizzazione del depuratore consortile che sta comportando negli anni gravissimi disagi alla nostra comunità oltre che all’ambiente circostante a causa del presumibile scarico in falda che si protrae nel tempo”, si legge nell’ordine del giorno, e “considerato altresì che finalmente con la prossima aggiudicazione dell’appalto si realizzerà effettivamente l’impianto, chiediamo all’Amministrazione di Sava di adoperarsi per ogni e qualsiasi iniziativa a sostegno delle azione dell’assessorato regionale alle Opere Pubbliche nella preziosa opera posta in essere, di concerto con il Comitato di salute Pubblica. Si stigmatizzano le ultime polemiche ingiuste ed ingiustificate nei confronti di Amati, tese non già a risolvere questo annoso problema, bensì a promuovere strumentalmente il blocco delle procedure oramai ampiamente avviate”.
Il Fli di Sava ha votato l’ordine del giorno e da Avetrana è giunta una durissima reazione.
“Anche se capiamo le ragioni che hanno spinto il Consiglio Comunale di Sava a votare il documento riguardante il depuratore consortile, che scaricherà in mare i liquami di Sava e Manduria, arrecando pregiudizio socio sanitario ed economico ai paesi limitrofi” scrive Remo Cosma, presidente del circolo di Fli di Avetrana, “non possiamo non esserne rammaricati, specialmente perchè tale presa di posizione da parte del sindaco Iaia vanifica in qualche modo il lavoro e l’impegno profuso sia dal Fli di Avetrana, che fa parte del comitato cittadino contro lo scarico a mare di Avetrana, sia da Del Prete, presidente di Fli di Manduria, facente parte del comitato contro lo scarico a mare di Manduria, il quale in tutti questi mesi si è impegnato a produrre una nuova e possibile soluzione al problema dello scarico a mare. Tutto questo era a conoscenza del sindaco di Sava, facente anche lui parte di Fli, ma evidentemente non ha inteso interagire sulla cosa.
Il Fli di Avetrana è deluso dalla mancanza di intenti tra militanti della stessa compagine politica ed in segno di protesta si asterrà dal partecipare alla politica di partito e la sede del partito di Avetrana verrà chiusa sino a data da definirsi”.