domenica 24 novembre 2024


05/06/2009 17:20:04 - Manduria - Politica

Sono entrate in funzione le nuove sale operatorie. Ora si punta alla Rianimazione e ad un nuovo ospedale

 
Le nuove sale operatorie sono entrate, da circa una settimana, in funzione. Tre sono complete, mentre una quarta è priva del respiratore automatico. Sono ubicate nel nuovo blocco del “Marianna Giannuzzi”, ovvero proprio sopra all’area creata, più di venti anni fa, per la Rianimazione, servizio che, finanziato almeno tre volte, non è mai entrato in funzione.
Sono state queste due le strutture visitate, ieri mattina, dall’assessore regionale alla Sanità, dott. Tommaso Fiore. Il quale ha espresso la propria soddisfazione per l’attivazione delle nuovissime sale operatorie. Mentre ha commentato, con amara ironia, la ormai pluridecennale attesa della Rianimazione.
«Nei primi anni ‘80 ero stato appena assunto dalla Regione. Uno dei primi incarichi che mi furono assegnati» ha ricordato il dott. Fiore, «fu proprio quello di realizzare la rete delle Rianimazioni in Puglia. Ebbene, già allora Manduria era nel Piano. E’ assurdo che sia passato tanto tempo e che siano stati spesi tanti soldi senza aver prodotto nulla di concreto. Anzi, ora bisogna intervenire anche per adeguare, con un nuovo progettino, gli ambienti alle nuove disposizioni di legge in materia di standard sanitari. Posso assicurare che non accadranno più casi del genere nella sanità pugliese».
Pare che, con un finanziamento non elevato (intorno ai 250.000 euro), la Rianimazione di Manduria potrebbe finalmente essere attivata.
«Un progettino esiste già» ha assicurato il primario del reparto, il dott. Cacciapaglia. «Bisogna quindi individuare e intercettare i finanziamenti».
Nell’incontro con il direttore generale della Asl jonica, il dott. Domenico Colasanto, e il sindaco di Manduria, dott. Francesco Massaro, si è discusso anche della riqualificazione dei servizi esistenti, come obiettivo a breve-medio termine, e della progettazione di una nuova struttura ospedaliera, come obiettivo a medio-lungo termine.
«Avevamo in dotazione fondi FAS per circa un miliardo di euro» ha fatto presente l’assessore Fiore. «Purtroppo il governo centrale li ha distratti per altri progetti. Vogliamo indubbiamente intervenire, ma occorre trovare soluzioni finanziarie alternative. In attesa di reperire i finanziamenti, bisogna ristrutturare l’esistente. Nel frattempo occorre anche entrare nel merito, prendendo in esame i ricoveri: mi risulta che in Puglia vi è un alto indice di ricoveri impropri».
Nella provincia di Taranto sorgeranno tre gli ospedali nuovi: uno nel capoluogo, uno a Martina e uno a Manduria.
«L’iter procedurale di Martina e Manduria viaggerà parallelamente» ha garantito il direttore sanitario Colasanto. «Il Comune potrebbe facilitarci il compito se ci mettesse a disposizione il suolo: 120.000 metri quadrati».
Non poteva infine mancare un accenno alle carenze organiche del “Giannuzzi”, e in particolare quelle del reparto di Ortopedia.
«Mi spiace per la polemica montata dall’on. Franzoso. Le responsabilità della situazione non può essere addebitata alla Asl» ha ribadito il dott. Colasanto. «Due ortopedici del “Giannuzzi” hanno chiesto di essere trasferiti, in mobilità, a Bari. Noi abbiamo dovuto rispettare la legge e, nel frattempo, abbiamo bandito i concorsi. In Puglia c’è carenza di ortopedici e, quindi, siamo in difficoltà. Entro l’estate, comunque, il problema sarà risolto».










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