giovedì 21 novembre 2024


22/09/2012 07:39:59 - Avetrana - Politica

«Potremmo anche essere d’accordo sulla proposta di passaggio di Avetrana nella provincia di Lecce. Ma queste decisioni vanno discusse preventivamente, coinvolgendo anche la gente. Non si possono apprendere, cioè, attraverso i giornali»

 
Emanuele Micelli, consigliere del gruppo di minoranza “Per la rinascita di Avetrana”, esprime la propria posizione sull’opportunità del cambio di provincia del proprio paese.
«Non sono pregiudizialmente contrario ad abbandonare Taranto per passare con Lecce» è il concetto che Micelli poi approfondisce. «Ma occorre valutare bene anche le prospettive e non agire solo sulle ali dell’entusiasmo. E’ vero, Avetrana è ai margini, non solo geograficamente, della Regione e della Provincia di Taranto. Siamo sistematicamente penalizzati e la logistica è uno degli esempi più eloquenti: siamo tagliati fuori da ogni arteria a scorrimento veloce. Ma dobbiamo essere certi che non saremo marginali anche nella provincia di Lecce».
Micelli elenca alcuni esempi per rimarcare qualche rischio che si corre.
«Noi abbiamo Manduria come punto di riferimento per diversi servizi: quelli sanitari, ad esempio. Se abbiamo bisogno dei servizi che offre la Polizia, ci rechiamo ugualmente a Manduria. Ma cosa accadrebbe se a passare alla Provincia di Lecce fosse solo Avetrana? Dovremmo recarci tutti quanti a Nardò? Faccio un altro esempio. I ragazzi di Avetrana, per recarsi a scuola all’istituto alberghiero di Maruggio, hanno ottenuto, dopo anni di lotta, una corsa dalla Sud-Est. Se passiamo alla Provincia di Lecce, dovremo ritornare ad accompagnare in auto i ragazzi? Sono piccoli esempi dei rischi che si corrono a restare marginali anche nella nuova provincia».
Il consigliere di minoranza avanza quindi una proposta.
«Io credo che il passaggio alla nuova Provincia avrebbe un senso se, a farlo, fossero un po’ di comuni limitrofi della provincia di Brindisi e di Taranto: ad esempio Manduria, Maruggio, Avetrana, Sava, Erchie, Torre Santa Susanna. In tal modo continueremmo ad usufruire quanto meno degli stessi servizi. Voglio anche aggiungere che io, sostanzialmente, sono per la creazione di una grande provincia, che comprenda tutto il Salentino: Brindisi, Lecce e Taranto hanno, in comune, la cultura e l’omogeneità del territorio. Si dovrebbe, quindi, cogliere l’occasione per ritornare ad essere un’unica provincia. In questo modo avrebbe anche un senso applicare la legge, perché si potrebbero realizzare delle economie.
Sono invece assolutamente contrario alla proposta di creare una nuova Regione: non ha senso».










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