giovedě 28 novembre 2024


24/09/2012 10:59:17 - Manduria - Calcio

Ancora un gol subito su azione nata da calcio da fermo

 
TERLIZZI-MANDURIA 2-1
 
Terlizzi: Maggi, Cioffi, Chiarelli, Daleno, Camasta (46' De Palo), Bartoli, Barnabà, Frascolla (58' Gonzales), Novembrino, Quaresimale, Caracciolese (77' Ronzullo). A disposizione: Cafagna, Manzari, Lavopa, Semerano. Allenatore: Giusto
Manduria: Fiorentino, Valentini, Serìo, Marchi, De Icco, Potì (69' Frascaro), Riezzo, Cocciolo, Peluso, Garibaldi (36' Lotito), Spinelli. A disposizione: Delauro, Coccioli, Paticchio, Pasimeni, Dimitri. Allenatore: Passariello
Arbitro: Politi di Lecce
Marcatori: 27' Peluso (MAN), 57' Novembrino (TER) e 67' Caracciolese (TER)
Ammoniti: Novembrino, Daleno e Gonzales (TER)
Espulsi: Novembrino (TER) al 71' per doppia ammonizione
Angoli: 5-3 per il Terlizzi
Spettatori: 400 con rappresentanza ospite
TERLIZZI- Il Manduria che non ti aspetti dilapida in 45’ tutto quello di buono che è riuscito a costruire nella prima frazione, nel corso della quale insegna calcio al Terlizzi. Con un pizzico di cinismo in più, la squadra manduriana avrebbe potuto dare un corso tutto diverso alla propria gara.
Passariello, squalificato, costretto a seguire la gara dal settore ospiti e sostituito in panca dal suo secondo, Giunta, compie scelte quasi obbligate, viste le assenza di Malagnino, squalificato, e Nazaro, Cresta, Coccioli e Ancora, infortunati.
Il 4-4-2 proposto, con Peluso e Spinelli in avanti, fa decisamente figura di fronte agli avversari di giornata, apparsi in principio nervosi, contratti e privi di idee in mezzo al campo.
Al 5’ azione spettacolare del Manduria, con Riezzo che penetra dalla destra, passaggio trasversale per Marchi, che compie un velo a favore dell’inserimento di Cocciolo che batte dal limite, ma la palla va di poco alta.
Due minuti dopo, a fare bella figura è Fiorentino, chiamato a parare un calcio di punizione di Caracciolese dai venti metri.
Al 16’ azione di Serìo sulla fascia, con palla servita al limite per Valentini che prova la botta dalla distanza, con palla alta di un soffio.
Un minuto dopo, testa di Novembrino, su cross di Quaresimale dalla sinistra, con Fiorentino chiamato a smanacciare sopra la traversa.
La gara è bella. Il Manduria appare più manovriero e volto al gioco palla a terra, mentre il Terlizzi converge su spesso su Quaresimale, tenuto bene a bada da Valentini e De Icco, con Daleno che fa il catalizzatore a centrocampo, spesso senza trovare adeguati spazi per i compagni in avanti.
In avanti si vede Spinelli al 22’, bravo a trovare la deviazione, su angolo dalla sinistra, ma la mira è di poco fuori.
Il gol appare maturo e giunge quando forse meno lo si aspetta. Azione sulla sinistra del Manduria con palla che finisce a Marchi, il quale tenta il tiro di potenza, ma viene rimpallato da un difensore; la palla finisce al limite sul piede di Peluso che, con una deliziosa palombella, disegna un tiro che termine nell’angolo alto alla sinistra di Maggi, col pubblico di casa che comincia ad applaudire ironicamente i baresi e a contestare squadra e staff tecnico.
Il Manduria cerca il raddoppio al 35’, con Cocciolo che finalizza dal limite col destro un assist proveniente dalla destra dell’ottimo Riezzo, ma la mira è alta.
Un minuto dopo, ci prova anche Spinelli, con un tiro dalla sinistra, ma Maggi è attento e para a terra.
Al 38’ Cocciolo ci prova ancora da fuori area, con la sua specialità, il tiro di potenza dal limite, ma sfiora di poco la traversa.
A due minuti dal riposo, un’altra occasione per i biancoverdi di Passariello capita sui piedi dell’esperto Spinelli che cerca l’inserimento dalla sinistra, lo trova e prova a beffare Maggi sul secondo palo, ma la mira è fuori di poco.
E il Terlizzi? La formazione barese esce per l’intervallo coi fischi e rientra in campo con qualche minuto di anticipo rispetto agli avversari, lasciando intendere di essere stata strigliata a dovere dal tecnico, Giusto.
L’inizio della ripresa vede il Manduria sulla falsariga della prima frazione. Al 47’ punizione dalla destra per la deviazione di testa di Spinelli, il cui tentativo si spegne di un soffio a lato.
Risposta dei padroni di casa con Novembrino, beccato a più riprese dal pubblico locale nel corso del primo tempo, che due minuti dopo si vede con un colpo di testa che termina di poco a lato.
Al 52’ combinazione nello stretto ed in velocità tra Cocciolo e Peluso, con cross in area per Riezzo che si vede il tiro deviato in angolo da pochi passi.
Il Manduria compie l’errore di arretrare troppo il baricentro del gioco e il Terlizzi quando viene in avanti occupa praticamente tutti gli spazi coi suoi effettivi, portiere escluso, bloccando le iniziative dei biancoverdi.
Al 57’ il pari è servito. Angolo dalla sinistra, testa di Novembrino da posizione defilata il quale, nonostante la marcatura di tre uomini, trova l’angolo alla destra dell’incolpevole Fiorentino.
I ritmi dei baresi diventano incalzanti e il Manduria va in affanno.
Al 61’ tiro-cross di Novembrino che attraversa tutto lo specchio della porta, terminando sul fondo.
Riezzo al 66’ si rivede in avanti con un tentativo solitario dal limite, chiamando Maggi alla parata a terra.
Capovolgimento di fronte e raddoppio servito.
Corre il minuto 67’. Lancio dalle retrovie per Caracciolese, che brucia sulla sinistra nello scatto il diretto marcatore, entra in area e fulmina Fiorentino con un tiro sul secondo palo.
Nemmeno la superiorità numerica, conseguita al 71’ per l’espulsione di un nervoso Novembrino, agevola i ragazzi biancoverdi nel raggiungere almeno un meritato pareggio.
La reazione del Manduria si risolve tutta in un tiro di Riezzo al minuto 80 dalla sinistra che finisce alto di poco.
E alla fine a festeggiare i ritrovati tre punti e l’uscita dal tunnel della crisi di reti e risultati è il Terlizzi, cinico nel capitalizzare su palla inattiva gli errori del Manduria.
E ora il Manduria è atteso da un incontro impegnativo. Domenica al “Dimitri” scenderà il Vieste che, dopo un inizio scoppiettante, si è smarrito, ottenendo due sconfitte consecutive.
Per i ragazzi di Passariello l’imperativo sarà vincere, al fine di togliersi subito dalle sabbie mobili della classifica.
 
Giovanni Gulli










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