La reazione dopo essere stato “denunciato” dal portatore di handicap e aver preso una multa per aver posteggiato nel parcheggio dei diversamente abili
Ha lasciato la sua Jaguar nel parcheggio riservato ai disabili, e quando un diversamente abile ha segnalato il fatto ai vigili (che ovviamente hanno subito staccato una multa), lui si è talmente infuriato da tagliare le gomme dell'auto del "delatore". Un fatto che ha scatenato l'indignazione di tutta Lecco, e che ha costretto il presidente dell'Aler lecchese, Antonio Piazza, alle dimissioni dal Pdl.
Piazza ha quindi annunciato anche di voler lasciare la guida dell'Azienda Lombarda Edilizia Residenziale di Lecco.
I fatti, secondo quanto riporta il quotidiano Il Giorno, risalgono a qualche giorno fa, quando Piazza ha parcheggiato l'auto proprio davanti alla sede lecchese dell'ente, ma nel posto riservato ai portatori di handicap. Poco dopo un disabile ha segnalato l'abuso al comando dei vigili urbani, i quali dopo una veloce verifica hanno multato il proprietario della Jaguar.
Il presidente dell'Aler, però, non l'ha presa bene: sceso in strada, ha forato gli pneumatici dell'auto del disabile che l'aveva denunciato.
Una reazione che, secondo il quotidiano lombardo, ha scatenato un'ondata di indignazione in città, tanto da far dire a Walter Quintini, esponente di Rifondazione Comunista, che "un'indecorosa ed incivile azione, condita da gratuita cattiveria, richieda una rieducazione del Piazza anche per il ruolo pubblico di prestigio che lo stesso ricopre".
A poco sono servite le scuse di Piazza, che in un comunicato ha annunciato di voler rassegnare le proprie dimissioni anche dalla presidenza dell'ente precisando però che “quanto accaduto è un fatto assolutamente personale, che non riguarda l'Aler e per il quale mi sono immediatamente scusato e a cui ho cercato di rimediare prontamente”.
Ma che alle dimissioni il presidente dell'Aler sia stato costretto dal partito si capisce dal passaggio successivo: “ho deciso di compiere questo passo (le dimissioni, ndr) pur non condividendone le ragioni, in quanto non dovuto a cattiva gestione dell'Aler ma a una semplice arrabbiatura personale”.